Questo libro nasce come gemello de “La Fisica del Terzo Millennio: sulle orme di Ettore Majorana”, del mio caro amico Francesco Alessandrini. Le due opere possono essere viste come i La’awiyah, i due angeli gemelli del cielo qabbalistico ebraico, con un unico scopo: creare ponti tra il visibile e l’invisibile. Comprendere la Fisica del Terzo Millennio significa superare gli opposti, percepire l’Unità oltre la Dualità, lo Spirito nella Materia: un salto di paradigma non solo intellettuale. Mentre il primo libro offre un accesso scientifico, il secondo accompagna alla scoperta di questa “nuova” Fisica, evidenziando sorprendenti similitudini con i Veda e analizzando etimologicamente i termini scientifici, in un approccio umanistico. Le due opere sono complementari, simili a maschile e femminile, come il puntino nero nel bianco del simbolo del Tao e viceversa. Ciascun principio contiene il seme del proprio opposto: il nero contiene l’origine del bianco e viceversa. Non si mescolano, non diventano grigio, ma si generano a vicenda, mostrando che la dualità è solo apparenza. Tutto è uno, senza soluzione di continuità. La Fisica del Terzo Millennio richiede un approccio olistico alla conoscenza e all’esistenza.
Roberta Rio Ordine dei libri






- 2018
- 2015
Parlare di simboli significa comprendere la struttura della Creazione e del Creato. I simboli sono giunti fino a noi direttamente dalla storia più remota dell’umanità. Alcuni di essi appaiono contemporaneamente in zone opposte della Terra in situazioni in cui - piuttosto che immaginare che popoli distanti tra loro siano entrati in contatto - ci è più facile ipotizzare intuitivamente che essi appartengano ad un substrato ancestrale di conoscenze al quale ogni essere umano ha potenzialmente accesso.