Da specchio frantumato a mosaico colorato – terapia di scrittura femminile contro l’islamofobia
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L'autrice, esperta di storia e religione islamica, esplora in questo libro gli antiabolizionisti arabo-islamici contemporanei, definiti come voci pericolose a favore della schiavitù. Presenta anche le tesi del Dr. Abdallah H. Quick, che sottolinea l'incompatibilità della schiavitù con lo spirito egalitario dell'Islam.
L'autrice confronta le visioni del Paradiso di al-Ma'arri e Dante, analizzando similitudini e differenze biografiche e dogmatiche. Nonostante le loro visioni escatologiche e morali distanti, entrambi poeti mostrano aspetti comuni, suggerendo un dialogo interreligioso tra Islam e cristianesimo, evitando atteggiamenti "pseudo-tolleranti".
L'autrice analizza l'opera del sociologo Prof. Saïdou Kane sulla schiavitù e i movimenti abolizionisti in Mauritania, evidenziando il contrasto tra i principi del Corano e la realtà della schiavitù persistente. Nella prefazione, descrive la personalità di Kane e il suo impegno per una Mauritania giusta e riconciliata.
Questo libro presenta un'opera teatrale araba del 1935, una tragedia in cinque atti di Mahmud Badawy. Esplora il conflitto tra donne e politica nei paesi musulmani, focalizzandosi sulla figura storica di Shajarat ad-Durr e le sfide affrontate da una donna in un contesto politico misogino.
Saggio del 1995 che presenta le principali idee pedagogico-filosofiche di Eduard Spranger, analizzando le influenze sulla sua filosofia e psicologia pedagogica, nonché il suo ideale di educazione per le donne.
Sara Salone nell’introduzione a questa raccolta di poesie della poetessa rumena contemporanea Smaranda Vornicu scrive: “Di cosa abbiamo bisogno oggigiorno per stupirci, per sconvolgere la nostra mente e i nostri sensi? Che cosa desta meraviglia? Cosa ci scuote? Viaggiamo sempre più lontano, scegliamo mete esotiche, necessitiamo di esperienze sempre più stimolanti senza considerare che ciò che ci è vicino è spesso meraviglioso e, come indica la parola stessa, provoca meraviglia. La quotidianità, che qualcuno potrebbe definire banale. La normalità.
Voci poetiche per la Palestina, una raccolta di poesie di quattro poeti, riuniti nella lotta per la giustizia e la pace in una Palestina libera. Il diritto dei palestinesi alla loro terra non è negoziabile. Il progetto sionista è un progetto coloniale, sostenuto dall’imperialismo occidentale, e destinato a fallire. Appropriarsi della terra altrui non è un progetto duraturo. Installarsi con forza e potere militare nelle terre altrui non rende felice neppure il colonizzatore sionista, una pianta senza radici in Medio Oriente. ll Medio Oriente è la terra della pazienza, dell’attesa e della speranza in una vita migliore, ma soprattutto più giusta senza il colonialismo sionista che altro non è che un genocidio organizzato che usa l’olocausto e l’im-menso dolore che l’Occidente ha inflitto agli ebrei sterminandoli nei campi nazisti per costruire uno Stato Sionista razzista in terra palestinese. Il Sionismo non solo è il nemico dei palestinesi, ma soprattutto degli Ebrei. Gli ebrei hanno sempre vissuto in Medio Oriente insieme ai musulmani e ai cristiani. E questo sarà pos-sibile anche domani, smantellando lo stato sionista e creando uno stato palestinese per tutti coloro che vor-ranno vivervi in pace. Un libro di poesie di Faten El-Dabbas, Mahmoud Suboh, Milena Rampoldi ed Ellen Rohlfs, pubblicato da ProMosaik.
In questo breve saggio, la pedagogista e traduttrice Milena Rampoldi di ProMosaik descrive il fenomeno del bilinguismo e i vantaggi che esso ha sui bambini e sul loro sviluppo globale, con lo scopo di supportare la necessità di un’istruzione bilingue e biculturale dei bambini in tenera età. Dal suo punto di vista, l’istruzione bilingue è impossibile senza una profonda conoscenza del biculturalismo, che dovrebbe pervadere l’intero programma dell’insegnamento linguistico. La sua analisi mostrerà l’importanza del biculturalismo e della distinzione tra istruzione bilingue nelle aree monolingui e bilingui, che sono qualche volta ignorate dalle famiglie e dagli insegnanti, e metterà anche in rilievo l’importanza della formazione professionale dei maestri per sviluppare una modalità di agire autenticamente interculturale che promuove una cultura della pace e della tolleranza. “Il biculturalismo non dovrebbe essere separato dal bilinguismo. Gli insegnanti dovrebbero sempre partire dall’idea che la lingua e la cultura rappresentino due unità inseparabili. La cultura non può essere ignorata nel processo dell’insegnamento, soprattutto nelle classi di bambini. Attraverso la cultura, i bambini imparano come muoversi in un secondo mondo, vicino a loro e, tuttavia, diverso dal mondo della loro lingua madre.”
Questo libro sottolinea l'importanza del femminismo islamico e dell'Islam ufficiale nella lotta contro le mutilazioni genitali femminili (MGF), una pratica ancora diffusa in molti Paesi musulmani per controllare la vita sessuale delle donne e privarle della loro dignità. L'Islam autentico si oppone a questa tradizione pre-islamica, riconoscendo i diritti sessuali delle donne. Nella fede islamica, le donne hanno diritto al proprio soddisfacimento sessuale, e le MGF sono contrarie a questa visione, poiché tutto ciò che mina la dignità e l'integrità delle donne è anti-islamico. Il Corano afferma che uomini e donne sono stati creati nella loro forma migliore (Corano 95:4) e che il matrimonio deve basarsi su amore e tenerezza (Corano 30:21). Se il matrimonio islamico promuove tali valori, come può un ambiente islamico accettare le mutilazioni genitali femminili? È contraddittorio che una religione che sostiene il soddisfacimento sessuale come mezzo per la pace familiare e sociale possa tollerare pratiche così dannose. La lotta contro le MGF deve quindi essere un obiettivo centrale per un Islam che desidera promuovere la dignità e il benessere delle donne.