Ripensare la storia universale
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In un’epoca imprecisata, a Roma, Giustino scopre un raro esempio di storia universale in latino, le Storie Filippiche di Pompeo Trogo. Affascinato, compone un breve riassunto, l’Epitoma, che, sebbene possa preservare alcuni dati storici, è afflitto da errori e fraintendimenti che distorcono l’originale. Fino ad ora, la critica ha attribuito la scarsa qualità del riassunto alla limitatezza di Giustino, ma questo studio riapre il dibattito analizzando il materiale che Giustino ha scelto di conservare e le modalità con cui lo ha assemblato. I flores che compongono l’Epitoma non sono stati raccolti casualmente; al contrario, rivelano un filo conduttore che offre nuove risposte a questioni dibattute su Giustino e Pompeo Trogo. L’analisi sistematica del processo di editing e abbreviazione dimostra che la selezione di Giustino è il risultato di un approccio consapevole e coerente. Questo lavoro permette di riconsiderare le valutazioni negative sulla qualità dell’opera di Giustino e di utilizzare l’Epitoma come un indicatore storico prezioso per il suo contesto, pubblico e cronologia.
