Bones and All
- 312pagine
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Questo autore approfondisce le intricate connessioni tra filosofia, arte e società. Il suo primo lavoro accademico ha esplorato argomenti ontologici, sondando la natura dell'esistenza e suggerendo un profondo interesse per il pensiero astratto. Come traduttore, ha colmato diverse voci, da giganti letterari a testi filosofici influenti, mostrando un'ampia partecipazione intellettuale. La sua scrittura spazia tra romanzi, opere teatrali e saggi, affrontando spesso temi di satira e critica con un'acutezza distintiva. Influenzato da figure come Kurt Vonnegut, la sua produzione letteraria è caratterizzata da un'acuta intuizione sulla natura umana e sulle dinamiche sociali.




Tutti vorrebbero la vita di Anna e Tom. Un lavoro creativo senza troppi vincoli; un appartamento a Berlino luminoso e pieno di piante; una passione per il cibo e la politica progressista; una relazione aperta alla sperimentazione sessuale, alle serate che finiscono la mattina tardi. Una quotidianità limpida e seducente come una timeline di fotografie scattate con cura. Ma fuori campo cresce un’insoddisfazione profonda quanto difficile da mettere a fuoco. Il lavoro diventa ripetitivo. Gli amici tornano in patria. Il tentativo di impegno politico si spegne in uno slancio generico. Gli anni passano. E in quella vita così simile a un’immagine – perfetta nel colore e nella composizione, ma piatta, limitata – Anna e Tom si sentono in trappola, tormentati dal bisogno di trovare qualcosa di più vero. Ma esiste?Vincenzo Latronico torna alla narrativa con una storia lucida e amara di sogni e disillusioni, una parabola sulle nostre vite assediate dalle immagini dei social media e sulla ricerca di un’autenticità sempre più fragile e rara.
Il suono di un pianoforte accarezza la superficie di un fiume che pare un torrente di lava, il Rio delle Amazzoni, l'ultima frontiera degli avventurieri. Le dita di un pianista di colore scivolano e volteggiano come una farfalla sui tasti del suo strumento immacolato, poggiato su una zattera che solca le torbide acque del fiume. Comincia così il nuovo romanzo di Maxence Fermine, dove la promessa a un fantasma e un amore misterioso conducono il musicista a Esmeralda, piccolo avamposto della civiltà nel cuore della foresta amazzonica, e oltre, verso un destino che lo trasformerà in leggenda.
Wir kämpfen um Erfolg, Geld und Glück. Doch was tun, wenn Talent nicht ausreicht und Fair Play versagt? Die Geschichte handelt von Alfredo Cannella, dem Sohn eines wohlhabenden venezianischen Unternehmers, und Donka Berati, einem mittellosen Albaner, der mit einem Stipendium an der Mailänder Wirtschaftsuniversität Bocconi studiert. Beide sind brillant und ambitioniert, entschlossen, sich das zu nehmen, was sie für ihr Recht halten. Zwischen ihnen entwickelt sich eine Freundschaft, die ihre zunächst parallelen, dann zunehmend kollidierenden Werdegänge begleitet, geprägt von Finanzspekulationen und großen Immobilienprojekten. Ihre Karrieren sind ein Wettstreit: Alfredo will seinem Vater beweisen, dass er nicht unfähig ist, während Donka gegen ein vorgezeichnetes Schicksal ankämpft. In diesem ungleichen Wettkampf triumphiert derjenige, der die wenigsten Skrupel hat. Vor dem Hintergrund eines wirtschaftlich vereinten Europas und der urbanen Transformation Mailands thematisiert der Autor leidenschaftlich ein zentrales moralisches Dilemma: die Gründe und Ausreden, mit denen wir diejenigen verraten, die uns vertrauen. Ausgezeichnet mit dem Premio Bergamo 2012 und dem Premio Napoli 2012!