Flow è un classico fondamentale della psicologia contemporanea. Pubblicato per la prima volta nel 1990 (e in Italia da lungo tempo assente dal mercato), oggi è sempre più riscoperto, citato e studiato come caposaldo della psicologia positiva. Le persone raggiungono la massima felicità quando sono in uno stato di flow, cioè di totale concentrazione e assorbimento in un'attività. Una sensazione simile alla trance agonistica. Forse per questo, negli anni, il concetto di flow ha avuto tanto successo in ambito sportivo e nel coaching, diventando così popolare al giorno d'oggi. Con la consapevolezza e le giuste conoscenze, l'esperienza ottimale può essere ricercata e controllata, diventando uno strumento per sbloccare risorse che consentono di dare il meglio di sé. Ma vivere singoli episodi di questo tipo è solo un primo passo: se si riesce a legare la propria esistenza a una finalità potente, allora la vita stessa può divenire un unico lungo flow in cui tutte le esperienze sono interconnesse e ordinate. Questo, dice Csíkszentmihályi, è lo stato di felicità più alto che possiamo sperimentare. Prefazione all'edizione italiana di Giuseppe Vercelli
Mihaly Csikszentmihalyi Ordine dei libri
29 settembre 1934 – 20 ottobre 2021
Questo autore esplora la natura della felicità e della creatività, con un lavoro profondamente radicato nella psicologia. È riconosciuto come l'architetto principale del concetto di 'flusso' (flow), che descrive uno stato di completo assorbimento in un'attività. Attraverso la ricerca e la scrittura, rivela come raggiungere una vita appagante attraverso la disciplina liberamente scelta, piuttosto che la repressione. Il suo influente lavoro è ampiamente citato, ispirando i lettori a contemplare il significato e la qualità delle proprie vite.







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