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Philip Roth

    19 marzo 1933 – 22 maggio 2018
    Philip Roth
    Indignazione
    Lamento di Portnoy
    Il teatro di Sabbath
    Einaudi Super ET: Lo scrittore fantasma
    Pastorale americana
    Il sistema periodico
    • Azoto, carbonio, idrogeno, oro, arsenico... Sono ventuno gli elementi chimici che dànno il titolo ai racconti di questo libro, e ventuno i capitoli di un'autobiografia che per affinità e accostamenti corre sul filo di una storia personale e collettiva, affondando le radici nell'oscura qualità della materia, raccontando le storie di un mestiere «che è poi un caso particolare, una versione piú strenua del mestiere di vivere». È questo il gigantesco minuscolo gioco che lega osservazione, memoria, scrittura: ne esce ricostruita la vicenda di una formazione maturata negli anni del fascismo, poi nelle drammatiche vicende della guerra: di chi, partendo dalla concretezza del lavoro, impara a capire le cose e gli uomini, a prendere posizione, a misurarsi con ironia e autoironia. Un De rerum natura metafora dell'esistenza, in cui emergono, nel volgersi del racconto, stranezze, fallimenti e riuscite imprevedibili.

      Il sistema periodico
    • Pastorale americana

      • 462pagine
      • 17 ore di lettura

      Seymour Levov è alto, biondo e atletico. Malgrado sia di origine ebraica al liceo lo chiamano "lo Svedese". Negli anni '50 sposa miss New Jersey, avviandosi ad una vita di lavoro nella fabbrica del padre. Nella sua splendida villa cresce Merry, la figlia cagionevole e balbuziente. Finché arriva il giorno in cui le contraddizioni del paese raggiungono la soglia del suo rifugio, devastandola. La guerra del Vietnam è al culmine. Merry sta terminando la scuola e ha l'obiettivo di "portare la guerra in casa". Letteralmente

      Pastorale americana
    • Una sera di dicembre del 1956, sulla soglia di casa di Emanuel Isidore Lonoff appare un giovane scrittore di belle speranze, Nathan Zuckerman, venuto a porgere ammirato omaggio all'uomo che considera il proprio maestro. Lonoff vive in quasi totale reclusione sulle colline del New England, «leggendo, scrivendo e guardando la neve», con la moglie Hope e una misteriosa ragazza sopravvissuta all'Olocausto. Ma Zuckerman non immagina ancora di quali avvenimenti strani e burrascosi sarà testimone nelle poche ore in cui verrà ospitato in quella casa.

      Einaudi Super ET: Lo scrittore fantasma
    • Il ritratto di un burattinaio "maestro di inganni, di artifici e di irrealtà" e un comico e dissacrante viaggio tra i fantasmi del passato sono al centro del romanzo che ha valso a Philip Roth il National Book Award. Un uomo brutto e anziano che ha perso le sue buone occasioni per sfondare nella vita: potrebbe essere un fallito, insomma. Ma Mickey Sabbath non lo è affatto: a sessantaquattro anni, coltiva da piú di un decennio un legame "di stupefacente impudicizia e altrettanto stupefacente riservatezza" con una donna slava che tradisce regolarmente; ha fondato il Teatro degli Indecenti, attirandosi critiche e antipatie; e, piú in generale, ha speso ogni sua energia nel tentativo di costruirsi una vita libera (e libertina), preferendo la sfrenatezza alla pace, la sfrontatezza all'educazione. O, almeno, cosí crede: perché Drenka, l'amante che per tredici anni ha infiammato i suoi sensi e le sue fantasie, muore. E anche se "ne il turbinoso monologo interiore, ne la sovrabbondanza di autosovversione, ne anni di letture sulla morte, ne l'amara esperienza di tribolazioni, perdite, avversità e dolore rendono piu facile a un uomo di quel genere (o forse a un uomo di qualsiasi genere) usare il cervello", Sabbath è comunque costretto a correre lungo il filo della memoria, a recuperare il passato e i personaggi che, nel bene e nel male, l'hanno popolato.

      Il teatro di Sabbath
    • Lamento di Portnoy

      • 233pagine
      • 9 ore di lettura

      Alex Portnoy ha trentrè anni ed è commissario aggiunto della Commissione per lo sviluppo delle risorse umane del Comune di New York. Nel lavoro è abile, intransigente, stimato. Il libro riporta il monologo di Alex che, dall'analista ripercorre la sua vita per capire perché è travolto dai desideri che ripugnano alla "mia coscienza e da una coscienza che ripugna ai miei desideri".

      Lamento di Portnoy
    • Indignazione racconta dell'educazione di un giovane uomo alle terrificanti opportunità e ai bizzarri impedimenti della vita nell'America del 1951. È una storia di inesperienza, stoltezza, resistenza intellettuale, scoperta sessuale, coraggio ed errore. È una storia narrata con tutta l'energia inventiva e l'arguzia di cui Roth è maestro, e un ulteriore poderoso tassello nella sua analisi dell'impatto della storia americana sulla vita di individui vulnerabili.

      Indignazione
    • Inganno

      • 151pagine
      • 6 ore di lettura

      "Con l'amante la vita quotidiana passa in secondo piano" scrive Roth ed esibendo tutta la sua abilità di brillante osservatore della passione umana, presenta in "Inganno" il mondo circoscritto dell'intimità adulterina con una schiettezza che non ha eguali nella narrativa americana. Al centro di "Inganno" ci sono due adulteri nel loro nascondiglio. Lui è uno scrittore americano di mezza età che vive a Londra, di nome Philip, lei è una donna inglese spigliata, intelligente e colta, compromessa da un matrimonio umiliante a cui, a poco più di trent'anni, è già quasi, a malincuore, rassegnata. L'azione del libro consiste nelle loro conversazioni, per lo più schermaglie amorose prima e dopo aver fatto l'amore. Questo dialogo acuto, ricco, scherzoso, inquisitorio, "che si muove" come scrive Hermione Lee "su una scala di dolore che va da un furioso sconcerto a una stoica gaiezza" è quasi l'unico ingrediente di questo libro, e l'unico di cui si senta il bisogno.

      Inganno
    • Tutto è finito per Simon Axler, il protagonista del nuovo conturbante libro di Philip Roth. Simon, uno dei più grandi attori teatrali della sua generazione, ha superato i sessant'anni e ha perso la sua magia, il suo talento e la sua sicurezza. Quando sale sul palcoscenico si sente un pazzo e si vede un idiota. La sua fiducia nelle proprie capacità è evaporata; s'immagina che la gente rida di lui; non riesce più a fingere di essere qualcun altro. «È scomparso qualcosa di fondamentale». La moglie se n'è andata, il pubblico l'ha abbandonato, il suo agente non sa come convincerlo a tornare in scena. In questo atroce resoconto di un'inspiegabile e terrificante autodistruzione, emerge il contraltare di un insolito desiderio erotico, certo una consolazione in quella vita spogliata di tutto, ma tanto rischiosa e aberrante da frustrare ogni speranza di conforto e gratificazione per puntare dritto verso un finale ancora più cupo e rovinoso. In questo lungo viaggio verso la notte, raccontato da Roth con l'inimitabile urgenza, bravura e serietà di sempre, tutti i mezzi che usiamo per convincerci della nostra solidità, tutte le rappresentazioni che nella vita diamo di noi stessi - talento, amore, sesso, speranza, energia, reputazione - vengono messi a nudo.

      L'umiliazione
    • ET: Il fantasma esce di scena

      • 226pagine
      • 8 ore di lettura

      Nathan Zuckerman ritorna a New York, la città che ha lasciato undici anni prima. Durante quel lungo isolamento sui monti del New England, Zuckerman non è stato altro che uno scrittore: nessuna voce, niente media, né minacce terroristiche, nemmeno una donna, zero notizie, niente di cui occuparsi a parte il lavoro e la vecchiaia da sopportare. Vagando per le strade come un fantasma che torna da una lunga assenza, Nathan Zuckerman fa tre incontri che in breve tempo spazzano via la solitudine gelosamente custodita. Il primo è con una giovane coppia alla quale, agendo d'impulso, offre uno scambio case: i due lasceranno la Manhattan del dopo 11 settembre per il suo rifugio di campagna, e lui ritornerà alla vita cittadina. Ma, dall'istante in cui li incontra, Zuckerman desidera anche un altro scambio: la sua solitudine per la sfida erotica rappresentata dalla giovane Jamie, il cui fascino lo riattrae verso tutto ciò che credeva dimenticato - l'intimità, il gioco vitalissimo fra il cuore e il corpo. Il secondo contatto lo stringe con una figura del suo passato, Amy Bellette, musa e compagna del primo eroe letterario di Zuckerman, E. I. Lonoff. Amy, un tempo irresistibile, è ormai una vecchia stremata dalla malattia ma ancora decisa a preservare la memoria dell'autore americano che per primo, nella sua esemplare austerità, ha mostrato a Nathan la via solitaria per la vocazione creativa. Infine il terzo incontro, quello con l'aspirante biografo di Lonoff, un giovane segugio letterario pronto a tutto pur di stanare il 'grande segreto' del maestro. Di colpo invischiato - come mai avrebbe voluto o previsto - nelle trame dell'amore e della perdita, del desiderio e dell'animosità, Zuckerman mette in scena un dramma interiore di vivide e intense possibilità. E mentre intesse un fitto dialogo con il primo romanzo della serie, "Lo scrittore fantasma", "Il fantasma esce di scena" esplora nuove circostanze che arricchiscono lo stupefacente universo narrativo di Philip Roth.

      ET: Il fantasma esce di scena