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Wladimir Kaminer

    19 luglio 1967

    Questa autrice esplora la vita degli immigrati russi in Germania. Le sue opere si concentrano spesso sugli incontri culturali e sulla ricerca dell'identità in una nuova terra. Scrive con un distacco ironico e umorismo, rivelando le assurdità della vita moderna. Il suo stile è accessibile ma acuto.

    Wladimir Kaminer
    Wie sage ich es meiner Mutter
    Das Leben ist kein Joghurt
    Die Wellenreiter
    Russian Disco
    Berliner Express
    Non sono un Berlinese
    • 2013

      Attualmente ci sono pochi berlinesi più famosi di Wladimir Kaminer e nessuno più adatto di lui a presentare a uno straniero la città in tutte le sue sfaccettature. Partendo da una breve introduzione, passando per racconti e monumenti a bordo strada, per arrivare fino alle bizzarrie dei turisti giapponesi, Kaminer guida il lettore alla scoperta della sua nuova patria con la consueta esuberanza e ironia. Naturalmente non possono mancare consigli utili, come l'ubicazione dei ristoranti e negozi più originali e di altre attrazioni citate nel libro. Divertenti e affascinanti storie su Berlino, corredate da consigli per i turisti della capitale.

      Non sono un Berlinese
    • 2005

      I biglietti per Parigi aspettano da settimane sopra il frigorifero, il sogno di una vita è a poche ore di viaggio, ma per l'autore e un suo amico, due giovani emigrati dalla Russia comunista, trovarsi a Berlino Est è già una conquista. Così Parigi rimane un'illusione, dolce e spietata, la città dell'amore e della Tour Eiffel, un mito alimentato dai racconti avventurosi di chi ci è già stato, ma che ben presto viene sostituito dall'idea di un altro viaggio e di un altro ancora... In un divertente susseguirsi di quadretti ironici e variopinti, Kaminer racconta le strampalate avventure dei suoi connazionali russi all'estero: episodi quasi surreali che ritraggono un'umanità disperatamente bizzarra ma anche disarmante nella sua ingenuità. E a questi alterna situazioni al limite dell'assurdo che appartengono al passato sovietico, come gli insediamenti dei finti tartari in Crimea o la Parigi fittizia costruita dal governo nel mezzo della steppa per regalare ai proletari più meritevoli un viaggio premio. Fedele alla sua vena comica, ma anche animato da un sentimento partecipe, Kaminer mescola con naturalezza momenti dolorosi della storia europea, come la costruzione del muro di Berlino, a battute fulminanti che ne stemperano la drammaticità e riportano il tono del libro a un'apparente leggerezza.

      Berliner Express