Life on the outskirts of modern Rome, seen as an inferno. schovat popis
Pier Paolo Pasolini Libri
Pier Paolo Pasolini è stato un poeta, romanziere, critico e giornalista italiano la cui opera spesso combinava immagini scioccanti con una prospettiva cattolica marxista per smascherare il vuoto della società moderna. Era noto per la sua appassionata critica al capitalismo e il suo desiderio di cambiamento sociale, che gli procurò molti nemici. I suoi scritti, spesso provocatori e ambigui, giocavano con argomenti tabù ed esploravano gli aspetti più oscuri dell'esistenza umana. La prosa di Pasolini è caratterizzata da una forte coscienza sociale e da una ricerca incessante della verità, per quanto scomoda essa sia.







Dunckler Enthusiasmo
Friulanische Gedichte
Pier Paolo Pasolinis erste Buchveröffentlichung war der Gedichtband Poesie a Casarsa von 1942, geschrieben in der Sprache des Städtchens Casarsa im Friaul. Pasolinis Liebe galt einer von ihm nie gesprochenen Muttersprache, einer Sprache des Begehrens nach einer anderen, eigenen, vor allem nicht väterlichen und nicht faschistischen Herkunft. Das Friulanische, den Dialekt seiner Mutter Susanna, hat der kaum Zwanzigjährige zu einer Kunstsprache erhoben, die das mütterliche Idiom den symbolischen Formen Pascolis und d'Annunzios anverwandelte. Diese ihm immer schon verlorene, nur durch philologische Rekonstruktion zugängliche Sprache eines anderen Ich greift Pasolini über dreißig Jahre später noch einmal auf. In seiner letzten Buchveröffentlichung zu Lebzeiten La nuova gioventù von 1975 wiederholt er seine frühesten Gedichte und erhebt dabei ihre Sprache zur Sprache des Paradieses, zur Sprache des Eros der «bessern Jugent», zur Sprache auch seines politischen Kampfes gegen den Übergang einer archaischen, agrarischen Ordnung in ein neues, globalisiertes System der Massenkultur. Die erste Übersetzung ins Deutsche macht die erstaunliche Struktur dieser Obsession sichtbar: Gedicht gegen Gedicht, cuárp dentro cuárp, leyp wider leyp.
Una vita violenta
- 362pagine
 - 13 ore di lettura
 
Petrolio
- 655pagine
 - 23 ore di lettura
 
Iniziato durante i primi anni Settanta, durante le crisi petrolifera mondiale, e portato avanti fino alla morte, nel novembre 1975, «Petrolio» è un gigantesco frammento di quello che avrebbe dovuto essere un romanzo-monstruum di circa duemila pagine. Una enciclopedia del racconto, che comprende tutti i registri, bassi e alti, della scrittura. Appunti, annotazioni, una lettera a Alberto Moravia, schizzi e specchietti che compongono un libro «nero», pubblicato, con fedeltà all'autografo, solo nel 1992. Risulta da questi frammenti una disperata archeologia umana, un'esplorazione dei misetri della sessualità e insieme uno spaccato dell'Italia del boom tra oscuri complotti di potere e stragi di stato rimaste impunite.
"Teorema" ebbe due versioni: quella cinematografica, portata a termine nel fatidico 1968: e questa, in forma di romanzo, scritta durante la lavorazione del film e pubblicata l'anno successivo. Il testo, inframmezzato da interventi poetici, è l'impietosa descrizione dei comportamenti e dei conflitti in un interno borghese durante un momento di crisi, e insieme una parabola sull'irruzione del religioso nell'ordine famigliare e sulle sue dirompenti conseguenze. Provocatorio e profetico. "Teorema" segna una svolta nell'opera di Pier Paolo Pasolini, con l'approdo a una visione sacrale, vivacemente simbolica della realtà. Prefazione di Attilio Bertolucci.
Due romanzi brevi, "Atti impuri" e "Amado mio", entrambi autobiografici, della prima giovinezza friulana; il secondo è già un racconto compiuto, chiuso nella vicenda di un incontro estivo, un amore scandaloso e apparentemente fallito, tra i balli pomeridiani, le spiagge selvatiche e gli ambienti de "Il sogno di una cosa". Il primo - che dello stesso tema è una variante sofferta - si presenta come testo restaurato, ricavato da tormentate stesure dattiloscritte, che rivelano un assillo più profondo, una scelta difficile di natura non soltanto personale ma ideologica. Con uno scritto di Attilio Bertolucci.
Ragazzi di vita
- 246pagine
 - 9 ore di lettura
 
Pasolini è diventato famoso con questo romanzo acre, violento, fortissimo. La miseria italiana, i baraccati, l'odore della sporcizia e dei panni vecchi, le periferie squallide, le estati roventi che ridestano appetiti pressoché bestiali, hanno trovato un descrittore commosso, tenuto saldamente al terreno (in quegli anni) da una severa fede politica.
Il sogno di una cosa
- 216pagine
 - 8 ore di lettura
 
Concepito e scritto nel 1948-1949, "Il sogno di una cosa" viene pubblicato solo nel 1962. Così si trova ad essere, al tempo stesso, romanzo d'esordio e di conclusione, cartone preparatorio di una stagione narrativa e ripensamento finale sulla validità di quell'esperimento. Tre ragazzi friulani alla soglia dei vent'anni vivono la loro breve giovinezza e affrontano il mondo: la miseria delle origini, la fuga in Jugoslavia, le lotte contadine, l'emigrazione..., ma anche l'amicizia, l'amore, la solidarietà. Si comincia con l'ebbrezza di una festa, si finisce con la tristezza di una morte: "la meglio gioventù" è già conclusa.


