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Riccardo Pazzaglia

    Come l'America fu costretta a farsi scoprire
    Il cadavere in bicicletta e altri divertenti delitti
    Garibaldi ha dormito qui
    • 2006

      La fantasia irrefrenabile e la grande abilità narrativa di Riccardo Pazzaglia, scrittore satirico, non potevano non essere tentate dal gioco della sconsacrazione del romanzo poliziesco. L’umorista anglo-partenopeo, come viene a volte definito non per le sue discendenze britanniche ma per lo stile del suo humour, per dare un nome ai propri personaggi li prende dalla storia e dalla letteratura inglese, ma usa anche nomi del giallo classico che ci sono familiari da sempre. Pazzaglia si beffa delle convenzioni gli indizi materiali, le false supposizioni, il ribaltamento delle aspettative. Il colpevole non cade mai in trappola ma resta sconosciuto, l’intreccio non si scioglie, ma alla fine di ogni racconto l’autore manifesta il dubbio che il lettore, messo a così dura prova, possa rintracciarlo e vendicarsi, uccidendolo.

      Il cadavere in bicicletta e altri divertenti delitti
    • 2003

      Credevate di sapere tutto sulla scoperta dell'America, su Cristoforo Colombo, sulle tre caravelle? Niente affatto, la storia fu ben diversa perché fu proprio un continente - quello che poi chiamarono il Nuovo Mondo - che obbligò il navigatore genovese ad andarlo a scoprire. Lo scrivano Riccardo Pazzaglia sostiene di aver rinvenuto a Cadice un antico codice nel quale veniva riferito dettagliatamente il descubrimiento dell'America... Le cose però si complicano in quanto in tale codice agisce in prima persona lo stesso Pazzaglia, che si cela sotto il travestimento di uno scrivano di bordo che ha il compito di redigere la cronaca fedele dell'impresa. Un antenato? un doppio? un corpo astrale? Chi può dirlo...

      Come l'America fu costretta a farsi scoprire