Gerrit Komrij è stata una figura di spicco nella letteratura olandese, rinomato per la sua prolifica produzione come poeta, romanziere, critico e giornalista polemico. La sua poesia dei primi anni '70 contrastava nettamente con le tendenze contemporanee, guadagnandogli notevole attenzione. Si guadagnò anche una reputazione per la sua prosa tagliente, offrendo saggi e rubriche critiche che affrontavano argomenti culturali e politici. Come critico letterario e, soprattutto, come influente curatore di antologie, Komrij ha rimodellato fondamentalmente il canone della letteratura olandese, consolidando il suo status di una delle voci letterarie di spicco del paese.
Una domenica mattina di novembre del 1950 Valeria Pisani, una donna intorno alla quarantina apparentemente appagata, moglie di Michele Cossati e madre dei giovani Riccardo e Mirella, da anni impiegata nello studio professionale di Guido, entra casualmente in una tabaccheria e d'impulso acquista un quaderno
Bloemlezing doorheen alle tijden en talen van scatologische teksten, gedichten, wetenschappelijke verhandelingen, ...