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Rudolf Vrba

    11 settembre 1924 – 27 marzo 2006

    Rudolf Vrba, originariamente Walter Rosenberg, fu un biochimico slovacco-ebreo che, da adolescente nel 1942, fu deportato al campo di concentramento di Auschwitz. Divenne noto per la sua fuga dal campo nell'aprile 1944, al culmine dell'Olocausto, e per aver co-redatto un rapporto dettagliato sull'omicidio di massa che vi si svolgeva. Il suo lavoro offrì al mondo uno sguardo agghiacciante sugli orrori del campo, evidenziando la necessità urgente di agire contro di essi. Vrba divenne un simbolo di coraggio di fronte a una brutalità inimmaginabile, e il suo rapporto servì come testimonianza fondamentale dell'epoca.

    Oesterreichs Bedranger: Die Los-Von-ROM Bewegung. Studien Uber Politische, Religiöse, Und Sociale Zustände Der Gegenwart
    Als Kanada in Auschwitz lag
    I escaped from Auschwitz
    I protocolli di Auschwitz: Aprile 1944: il primo documento della Shoah
    • 2018

      È l'aprile del 1944. Due ebrei slovacchi, Rudolf Vrba e Alfred Wetzler, riescono a fuggire dal lager di Auschwitz-Birkenau e dettano ai capi della comunità ebraica un rapporto dettagliato e preciso sullo sterminio e sul folle progetto della "soluzione finale", nella speranza di arrestare i terribili piani di Adolf Eichmann. La storia seguì un corso diverso e i treni carichi di deportati continuarono a viaggiare, portando centinaia di migliaia di persone verso le camere a gas, con uno strascico di accuse infamanti. Nella loro drammatica semplicità, "I protocolli di Auschwitz" costituiscono la prima testimonianza concreta dell'esistenza dei lager circolata fuori dal Reich. Nel saggio introduttivo lo storico Alberto Melloni ripercorre il cammino dei due fuggiaschi e le infinite vicissitudini di questo documento unico ed eccezionale, che ha attraversato la storia della Shoah fino ai giorni nostri.

      I protocolli di Auschwitz: Aprile 1944: il primo documento della Shoah