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Elizabeth Jane Howard

    26. březen 1923 – 2. leden 2014

    Elizabeth Jane Howard è stata una romanziera inglese le cui opere esplorano spesso le complessità delle relazioni familiari e le sfumature sociali. Prima di diventare scrittrice, ha lavorato come attrice e modella. Il suo stile letterario è caratterizzato da un'acuta osservazione della natura umana e da una sottile rappresentazione della psicologia dei personaggi. La sua opera più nota approfondisce le vite di una famiglia durante la Gran Bretagna in tempo di guerra, catturando abilmente il passare del tempo e l'impatto degli eventi storici sulla vita privata.

    Elizabeth Jane Howard
    Perdersi
    Gli anni della leggerezza. La saga dei Cazalet
    • Perdersi

      • 418pagine
      • 15 ore di lettura

      Henry è un ultrasessantenne solo e piuttosto male in arnese, che vive sulla barca di una coppia di amici. La sua è stata un’esistenza sfortunata e apparentemente segnata dalla crudeltà delle donne. Lettore e pensatore, è un uomo privo di mezzi, ma non di fascino. Daisy è una drammaturga di successo, anche lei ha superato i sessant’anni e conduce una vita piuttosto solitaria in un piccolo cottage di campagna con giardino che ha da poco acquistato, dove contempla l’enorme vuoto affettivo che nessun uomo ormai riempirà più, nonostante una parte di lei continui a desiderare di essere amata ancora una volta. Quando Henry si offre come giardiniere, all’inizio Daisy è diffidente, ma poi gli consente di insinuarsi pian piano nella sua vita quotidiana: bisognosa com’è di affetto e attenzione, abbocca facilmente al suo amo. La tensione sessuale tra i due cresce in modo graduale, fino a che Daisy ne è obnubilata e non è più in grado di vedere Henry per quello che realmente è, nonostante i suoi amici e sua figlia, perplessi e sospettosi, continuino a metterla in guardia… In questo nuovo romanzo l’autrice della saga dei Cazalet condivide, seppure in forma romanzata, un’esperienza tragica vissuta in prima persona; Elizabeth Jane Howard si mette a nudo e lo fa con una sincerità e un’umiltà davvero commoventi. Perdersi, ritratto magistrale di un plagio psicologico e scavo profondo dentro una mente malata, è una testimonianza preziosa e conferma, ancora una volta, il suo grande talento nel raccontare.

      Perdersi