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Guy de Maupassant

  • Guy de Valmont
  • Joseph Prunier
  • Maufrigneuse
5 agosto 1850 – 6 luglio 1893
Guy de Maupassant
Guy de Maupassant e il suo tempo
Miss Harriet
Yvette
Racconti e novelle
Bel-Ami
Racconti
  • Francia, fine Ottocento. La Normandia, il mondo della finanza colonialista, amori infelici e legami spezzati, la guerra, l'inettitudine della classe media: questi i temi che ricorrono nelle tranches de vìe che vanno a comporre l'immagine di un paese decadente, immobile, di una borghesia piatta e mediocre, condannata a sopportare la realtà senza viverla. L'osservazione acuta del naturalista si coniuga in Maupassant a un'attenzione morbosa nei confronti dell'ambiguità delle sensazioni e della fragilità delle psicologie.

    Racconti
  • Bel-Ami

    • 400pagine
    • 14 ore di lettura

    Young, attractive and very ambitious, George Duroy, known to his friends as Bel-Ami, is offered a job as a journalist on La Vie francaise and soon makes a great success of his new career. But he also comes face to face with the realities of the corrupt society in which he lives - the sleazy colleagues, the manipulative mistresses and wily financiers - and swiftly learns to become an arch-seducer, blackmailer and social climber in a world where love is only a means to an end. Written when Maupassant was at the height of his powers, "Bel-Ami" is a novel of great frankness and cynicism, but it is also infused with the sheer joy of life - depicting the scenes and characters of Paris in the belle epoque with wit, sensitivity and humanity.

    Bel-Ami
  • I Grandi Libri [370] Introduzione e traduzione di Mario Picchi. 1988 (XVI ed. 2013) XXIV + 528 pagine Scrittura scorrevole, acutezza dello sguardo sul mondo, attenzione a un'umanità piccola e affaccendata sono le doti di Maupassant, narratore prolifico e vivace che dal maestro Flaubert trae l'avvio per una produzione novellistica vasta e polifonica. Scrittore disincantato e uomo inquieto, Maupassant riversa in questi racconti ciò che i suoi occhi vigili registrano di un mondo annoiato e borghese, ricavandone una interpretazione impietosa ma onesta di una realtà – spesso banale, a volte tragica – in cui ognuno è condannato all'impotenza del vivere.

    Racconti e novelle
  • Le serate di Médan

    • 236pagine
    • 9 ore di lettura

    "Le serate di Médan" è una delle più clamorose provocazioni lanciate da Émile Zola contro i "sacri" ideali militaristi e patriottardi tanto cari alla società francese del XIX secolo. Pubblicato nel 1880, all'indomani della disastrosa disfatta di Sedan che segnò di colpo la fine di Napoleone III e del Secondo Impero, il libro si propone, con spietata ironia, di fare "opera di verità" sull'insensata follia della guerra (di ogni guerra) con un linguaggio di grande novità, improntato a un crudo, sulfureo realismo ricco di sfumature provocatoriamente grottesche, che non mancarono di suscitare le indignate proteste della stampa e della borghesia benpensante. Nelle "Serate di Médan" la guerra viene vista "dal basso", in sei racconti esemplari - sei brevi capolavori firmati dal "maestro" Zola e dai suoi sodali Maupassant, Huysmans, Céard, Hennique e Alexis - in cui, senza mezzi termini, ci si fa beffe degli impennacchiati eroismi da parata e delle belle frasi altisonanti: storie di crudeltà e follia che, purtroppo, appaiono ancora quanto mai attuali. Con questa antologia (la prima della storia della letteratura ideata su una base tematica) Zola ribadisce la propria posizione di "maestro" della scuola naturalista, sottolineando fin dal titolo che il lavoro è frutto di un cenacolo di giovani artisti che lo riconoscono come tale (Médan è il villaggio nei pressi di Parigi che lo scrittore aveva eletto a sua residenza).

    Le serate di Médan