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Ludwig Wittgenstein

    26 aprile 1889 – 29 aprile 1951

    Wittgenstein fu un filosofo austro-britannico il cui lavoro si concentrò sulla logica, la filosofia della matematica, della mente e del linguaggio. Fu considerato un genio le cui idee ispirarono due principali movimenti filosofici del XX secolo. Le sue opere sono classificate tra i testi filosofici più importanti del XX secolo, con una che spicca come un capolavoro che attrae diverse specializzazioni e orientamenti filosofici. L'influenza di Wittgenstein si è estesa a quasi tutti i campi delle scienze umane e sociali, sebbene il suo pensiero sia oggetto di interpretazioni ampiamente divergenti.

    Ludwig Wittgenstein
    Vostro fratello Ludwig
    Movimenti del pensiero
    Osservazioni filosofiche
    Filosofia
    Tractatus logico-philosophicus e quaderni 1914 - 1916
    Ricerche filosofiche
    • 2009

      Le lettere che Wittgenstein scrisse a C. K. Ogden, il quale gli aveva sottoposto la traduzione inglese del Tractatus, costituiscono un documento essenziale per chiunque voglia capire meglio alcuni dei passi più controversi di quella che è unanimemente considerata una delle grandi opere filosofiche del Novecento. Nelle sue lettere, infatti, Wittgenstein commenta la traduzione di Ogden e F. P. Ramsey, correggendola in alcuni casi, proponendo soluzioni alternative in altri, indicando, dove riteneva di essere stato frainteso, la sua propria interpretazione. L'introduzione e i commenti del curatore inglese, G. H. Von Wright, forniscono tutti gli elementi necessari per comprendere lo sfondo e la portata delle osservazioni di Wittgenstein. Nell'introduzione all'edizione italiana Luigi Perissinotto mette invece in luce la rilevanza di queste lettere nell'attuale dibattito critico sul Tractatus

      Lettere a C. K. Ogden
    • 1998

      «Questo libro, forse, lo comprenderà solo colui che già a sua volta abbia pensato i pensieri ivi espressi - o, almeno, pensieri simili -. Esso non è, dunque, un manuale. Conseguirebbe il suo fine se piacesse ad almeno uno che lo legga comprendendolo. Il libro tratta i problemi filosofici e mostra - credo - che la formulazione di questi problemi si fonda sul fraintendimento della logica del nostro linguaggio. Tutto il senso del libro si potrebbe riassumere nelle parole: Tutto ciò che può essere detto si può dire chiaramente; e su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere». Così inizia la prefazione di Ludwig Wittgenstein (1889-1951) al Tractatus che, edito nel 1921, costituisce, come è noto, l'unico libro filosofico che egli abbia pubblicato in vita. Il libro è un punto di partenza obbligato per chi intende percorrere il pensiero logico del Novecento e inoltrarsi alla scoperta del filosofo che più seduce chi cerchi risposte a domande insoddisfatte, sul piano etico e su quello gnoseologico.

      Tractatus logico-philosophicus e quaderni 1914 - 1916
    • 1998

      «Che cos'è la paura? Che significa "aver paura"? Se io dovessi definirla con una sola indicazione - io dovrei recitare la paura». (Ludwig Wittgenstein) «La spregiudicata indagine witttgensteiniana riconduce i concetti della psicologia alle forme di vita degli uomini e ai dintorni del loro agire». (Aldo G. Gargani)

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