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William Boyd

    7 marzo 1952

    William Boyd esplora magistralmente la complessità della natura umana, addentrandosi spesso in temi di identità e sugli effetti persistenti del colonialismo, plasmato dai suoi anni formativi in Africa occidentale. La sua prosa è caratterizzata da un'acuta precisione e da ritratti psicologici acuti di personaggi che cercano il loro posto nel mondo. Boyd esamina abilmente le motivazioni interiori dei suoi protagonisti e le loro risposte a circostanze impegnative. Le sue opere offrono uno sguardo profondo sull'esperienza umana, caratterizzato da una voce letteraria distintiva.

    William Boyd
    The New Confessions
    The Blue Afternoon
    Ordinary Thunderstorms
    Any Human Heart
    The Dream Lover
    Inquietudine
    • 2012

      Inquietudine

      • 349pagine
      • 13 ore di lettura

      È l'estate del 1976, un'interminabile calda estate inglese. Ruth Gilmartin è giunta in macchina nel minuscolo villaggio di Middle Ashton dove vive sua madre. Il paese ha l'aspetto di sempre: una Shangri-La all'incontrario nel cuore perduto dell'Inghilterra dove, come per un misterioso sortilegio, tutto sembra diventare a ogni istante più vecchio, ammuffito, decrepito. La grande casa del XVII secolo al centro del villaggio traballa sui suoi legni divorati dai tarli; la chiesa è sempre più buia e umida, soffocata dagli alberi che sprofondano il villaggio in un crepuscolo perenne; la villetta di Sally, la madre di Ruth, è immersa come sempre in un verde selvaggio e incolto. Tutto sarebbe tediosamente uguale alle innumerevoli volte in cui Ruth è accorsa a Middle Ashton col piccolo Jochen al seguito, se sua madre non avesse un comportamento a dir poco bizzarro. È comparsa sulla soglia della casa seduta su una sedia a rotelle, con le braccia allargate come per accogliere in grembo figlia e nipote. Una volta in casa poi, è balzata giù dalla sedia, si è chinata per dare un bacio a Jochen e ha raggiunto la finestra schermandosi gli occhi per sbirciare fuori, verso il bosco di querce, faggi e noci. Ruth ha avuto la netta sensazione che stesse accadendo qualcosa di strano. Una sensazione che è diventata angosciosa certezza quando Sally ha afferrato un raccoglitore di cuoio e le ha detto porgendoglielo: "Vorrei che lo leggessi". Sul contenitore c'era scritto: "Storia di Eva Delektorskaja".

      Inquietudine