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Louise Doughty

    4 settembre 1963

    Louise Doughty è una acclamata romanziera il cui lavoro approfondisce le complessità delle relazioni umane e le forze sociali che le plasmano. La sua scrittura è caratterizzata da una prosa acuta e dalla capacità di esplorare temi profondi con profondità e sfumature. L'esplorazione della condizione umana da parte di Doughty, unita alla sua abile costruzione narrativa, offre ai lettori un'esperienza letteraria avvincente e stimolante.

    Louise Doughty
    A novel in a year
    Apple Tree Yard, Tie-in edition
    Stone Cradle
    Fires in the dark
    Binario sette
    Nel nome di mia figlia
    • Nel nome di mia figlia

      • 348pagine
      • 13 ore di lettura

      Siamo nella provincia costiera inglese. Una bambina di nove anni viene falciata da un automobilista mentre torna da scuola, e muore. Il tremendo dolore e smarrimento di Laura, la madre, si innesta su una situazione già molto difficile: il marito e padre della piccola se n'è andato per sposare una donna molto più giovane e fragile, che gli ha appena dato un altro figlio. Non basta: il pirata della strada se la cava con una pena ridicola, suscitando nella protagonista un odio delirante che si alterna al dolore della perdita e al risentimento per il padre assente. Ancora: Laura comincia a ricevere lettere anonime, denigratorie e minacciose, da qualcuno che identifica immediatamente nella nuova moglie del marito, fragile sì, ma solo di testa, gelosa e paranoide. Decide di affrontarla, e affronta anche il pirata, recandosi al campo di roulotte dove l'uomo, un balcanico di mezz'ètà, vive con il nipotino, compagno di scuola della piccola morta. Lo stalking finisce in un'aggressione al bambino, che Laura però non riesce a portare a termine, in una visita inaspettata del dignitoso signore, e a un colloquio tra i due che sfocia nella richiesta della madre disperata di «compensare» l'omicidio della figlia con un altro omicidio, quello di Chloe, la nuova moglie dell'ex. Che infatti scompare. Alla fine c'è una confessione, ma non quella che ci si aspetterebbe. E un epilogo, che lascia il lettore in dubbio sulla colpevolezza della protagonista fino all'ultima frase. L'autrice di questo romanzo ha in comune con Elena Ferrante la capacità di raccontare storie emozionanti con una scrittura dal tono duro, lucido, e di non lasciare scampo al lettore con una prosa torrenziale. Possiede anche una notevole capacità di introspezione psicologica, e qui è bravissima nel raccontare la storia di una madre disperata, trascinando lettrici e lettori in un inarrestabile processo di identificazione.

      Nel nome di mia figlia
    • Binario sette

      • 443pagine
      • 16 ore di lettura

      Stazione di Petersborough, binario Sette, quattro del mattino: Lisa Evans è determinata a capire perché si ritrova in quel luogo deserto. Perché è lì? Lisa non se lo ricorda. Però una cosa la sa: lei è morta, ed è morta lì, investita da un treno al binario Sette. ma come siano davvero andate le cose, Lisa non riesce a capirlo. Nella solitudine della notte, assiste a un altro «incidente»: un uomo solo, anch'egli travolto da un treno di passaggio. Lo choc fa riaffiorare, un tassello dopo l'altro, le vicende e le persone del suo passato. Su tutte, Matthew, il fidanzato. Medico affascinante e premuroso, Matthew è andato a vivere con lei dopo poche settimane di appuntamenti romantici e passionali. I suoi genitori lo adorano, è quello giusto. Potrebbe essere la relazione perfetta solo che, come spesso accade, non lo è. Matthew arriva sempre in ritardo, ma detesta quando lo fa Lisa. Le dice che lei è solo sua, ed è ossessionato dai suoi fidanzati passati, per scherzo. Le controlla il cellulare e conosce le sue password. Tanto per provare, quando sono a letto insieme, le chiede di fingere di essere morta. Giorno dopo giorno, un senso di soffocamento e allo stesso tempo di colpa si insinua nella vita di Lisa. C'è qualcosa che non funziona, ed è sicuramente lei il problema. A meno che non sia Matthew. Mentre il ricordo della relazione si fa sempre più vivido, una domanda tormenta Lisa: si è suicidata su quel binario, o qualcuno l'ha spinta sotto al treno? Perché il suo spirito continua a vagare per la stazione, come se avesse qualcosa di irrisolto da portare alla luce prima di potersi abbandonare in pace all'eternità? Tra le vicende dei frequentatori abituali della stazione, che può osservare dalla sua postazione privilegiata, e le immagini che le tornano alla mente, Lisa capisce di non essere sola, e che può ancora fare qualcosa per riportare a galla la sua terribile verità.

      Binario sette
    • Fires in the dark

      • 543pagine
      • 20 ore di lettura

      It is 1927. Yenko is born in a barn in rural Bohemia to a tribe of Coppersmith Gypsies. Traditional people who survive by plying their skills as they travel throughout Central Europe, they live through the Depression and the rise of Nazism. But the greatest danger comes from the invasion of Czechoslovakia by the German army. Yenko escapes the clutches of the invaders but is forced to adopt many guises in order to survive and rescue his family and his love. If he succeeds he can truly become a Romany man - but in the end who is he? From the rural Gypsy traditions of the inter-war era, through the Nazi invasion, culminating in the drama of the Prague Uprising of May 1945, Louise Doughty has created a breathtaking novel of grand scope.

      Fires in the dark
    • Stone Cradle

      • 368pagine
      • 13 ore di lettura

      From the bestselling author of APPLE TREE YARD comes a sweeping saga set over the twentieth century

      Stone Cradle
    • A novel in a year

      • 272pagine
      • 10 ore di lettura

      {\rtf1\ansi\ansicpg1252\deff0{\fonttbl{\f0\fnil\fcharset0 Arial;}} \viewkind4\uc1\pard\lang2057\fs18 For the many thousands of aspiring novelists looking for no-nonsense advice, a unique, step-by-step guide to How to Write a Novel in a Year from the celebrated novelist Louise Doughty \par }

      A novel in a year
    • Apple Tree Yard

      • 448pagine
      • 16 ore di lettura

      'There can't be a woman alive who hasn't once realised, in a moment of panic, that she's in the wrong place at the wrong time with the wrong man. Louise Doughty, more sure-footed with each novel, leads her unnerved reader into dark territory. A compelling and bravely-written book.' HILARY MANTEL 'A superb novel. Grown-up, genuinely suspenseful, wonderfully well-constructed, intelligent and provocative. I really didn't want to finish it. And I don't say that very often.' JULIE MYERSON'Once you start you can't stop reading. Terrific.' HELEN DUNMOREYvonne Carmichael has worked hard to achieve the life she always wanted: a high-flying career in genetics, a beautiful home, a good relationship with her husband and their two grown-up children. Then one day she meets a stranger at the Houses of Parliament and, on impulse, begins a passionate affair with him - a decision that will put everything she values at risk. At first she believes she can keep the relationship separate from the rest of her life, but she can't control what happens next. All of her careful plans spiral into greater deceit and, eventually, a life-changing act of violence. Apple Tree Yard is a psychological thriller about one woman's adultery and an insightful examination of the values we live by and the choices we make, from an acclaimed writer at the height of her powers.

      Apple Tree Yard