Quando Felice Romani scrive il libretto de L’Elisir d’amore è la primavera del 1832. Derivato da Le Philtre del drammaturgo francese Eugène Scribe, presentato come melodramma giocoso, è chiaramente un’opera comica; il genere, nato in Italia un secolo prima, come proposta alternativa all’opera seria, si era ormai affermato e diffuso anche in Francia e in seguito nel resto d’Europa. La stesura del testo e la composizione della musica per mano di Gaetano Donizetti si conclusero rapidamente, e in capo a due settimane, la prima, andata in scena il 12 maggio 1832 in Milano, riscosse immediato successo. I protagonisti, Adina e Nemorino, desiderata dissoluta e ricca la prima, ingenuo innamorato e umile il secondo, sembrano presentare in opera l’adagio popolare si ama chi ci fugge. Quando Nemorino dichiara il proprio amore, Adina lo respinge annoiata; quando poi Nemorino sembra voltarle le spalle ecco che Adina lo insegue a sua volta. Equivoci e fatalità contribuiscono nella riuscita dell’opera comica, in quanto tale a lieto fine.
Felice Romani Ordine dei libri
Felice Romani fu un poeta e studioso italiano il cui lavoro si addentrò nella letteratura e nella mitologia. È ampiamente considerato il librettista italiano per eccellenza tra le epoche di Metastasio e Boito. La sapiente creazione di testi di Romani fornì le basi per numerose opere liriche di compositori rinomati come Donizetti e Bellini. La sua abilità nell'intrecciare la poesia in narrazioni musicali lasciò un segno significativo e duraturo nel mondo dell'opera.




