Le ragazze di Parigi
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I romanzi di Pam Jenoff sono profondamente radicati nella storia, esplorando spesso temi di memoria, resilienza e la complessa relazione tra l'eredità polacco-ebraica e l'Olocausto. Attingendo al suo vasto background nel governo e nella diplomazia, dà vita magistralmente a periodi storici, concentrando frequentemente le sue narrazioni sulle esperienze delle donne che affrontano tempi difficili. Il lavoro di Jenoff è guidato dal desiderio di illuminare eventi storici meno conosciuti e dare voce a coloro che sono stati precedentemente messi a tacere. I lettori sono attratti dalle sue storie per la loro profondità emotiva, il meticoloso dettaglio storico e la profonda esplorazione dello spirito umano.







Noa ha sedici anni ed è stata cacciata di casa quando i genitori hanno scoperto che è rimasta incinta dopo una notte passata con un soldato nazista. Rifugiatasi in una struttura per ragazze madri, viene però costretta a rinunciare al figlio appena nato. Sola e senza mezzi trova ospitalità in una piccola stazione ferroviaria, dove lavora come inserviente per guadagnarsi da vivere. Un giorno Noa scopre un carro merci dove sono stipate decine di bambini ebrei destinati a un campo di concentramento e non può fare a meno di ricordare suo figlio. È un attimo che cambierà il corso della sua vita: senza pensare alle conseguenze di quel gesto, prende uno dei neonati e fugge nella notte fredda. Dopo ore di cammino in mezzo ai boschi Noa e il piccolo, stremati, vengono accolti in un circo tedesco, ma potranno rimanere a una condizione: Noa dovrà imparare a volteggiare sul trapezio, sotto la guida, della misteriosa Astrid. In alto, sopra la folla, Noa e Astrid dovranno imparare a fidarsi luna dell'altra, a costo della loro stessa vita.