Viviamo, volenti o nolenti, in una "civiltà del rumore". Ovviamente, una certa quantità di rumore, di scoria in eccesso, è tipica di qualunque comunicazione, anche sana. Il problema è che oggi la scoria, la prevalenza del corto-circuito massmediatico, ha completamente soppiantato le attività culturali. La moltiplicazione inarrestabile degli oggetti, delle informazioni, delle sollecitazioni sensoriali - visive, auditive, tattili - ci fa parlare di Horror Pleni. Un qualche tipo di "rifiuto", seguendo Gillo Dorfles nelle sue esplorazioni sul contemporaneo, nelle sue scorribande tra ambienti, mode, culture, stili di vita? Gli appunti di questo taccuino critico partono dal concetto di bellezza oggi e dai vari linguaggi, dialetti, stili, gesti, per arrivare ai videogames e al pulcino Tamagochi, ai piercing e alla moda della moda, fino all'informazione-spettacolo e alla pornografia.
Gillo Dorfles Libri
Gillo Dorfles è stata una figura di spicco nel panorama artistico italiano, la cui carriera si è estesa oltre la pittura fino a profonde riflessioni sull'estetica e sulla critica d'arte. Esplorò il rapporto tra avanguardia e industria, analizzando fenomeni artistici contemporanei e gusti prevalenti. Dorfles sosteneva che l'estetica dovesse abbracciare la cultura nel suo complesso, fondendo elementi di fantasia, simbolismo, metafora e persino suggestioni mitiche. La sua vasta opera mirava a comprendere l'essenza dell'arte all'interno della società moderna.







Cafe 10
Plastischer Rhythmus des 14. Juli 1913
Catalogo della mostra di Trento, Castel Ivano, 28 Giu.-30 Ago. 1987. A cura di Gillo Dorfles e Alberico Sala. Presentazione di Vittorio Staudacher. Notizie biografiche, elenco delle opere. 53 ill. in nero e a colori . 8vo pp. 58 Brossura (wrappers) Perfetto (Mint) Luigi Mainolfi, nato a Rotondi (AV) nel 1948, artista, inizia il suo percorso con alcune performances. Le prime sculture sono del 1977. Negli anni Ottanta affronta temi diversi con continui richiami le Basi del cielo, la Piana degli occhi, il Fauno, l'Elefantessa, l'Orco, Cittadòr, il Sole. Le sculture sono realizzate in gesso, terracotta e bronzo. Una parte significativa del suo lavoro è dedicato al rapporto tra forma e suono. Nel ‘79 espone la Campana e negli anni successivi lavora ai Battacchi, e dal 1988 realizza semplici forme sonore in Fuscelli, Anelli, Sonagli.Con Alle forche Caudine 1981, partecipa alla XL Biennale di Venezia e a Documenta 7 Kassel, nel 1982. Con Le Bbasi del cielo 1981-82, partecipa alla XII Biennale de Paris, 1982. Con il bronzo Trionfo (Elefantessa) 1982, alla Biennale di Venezia 1986. Nel 1987 vince il Superior Prixe al 5th Henry Moore G.P. in Giappone con il bronzo Città Gigante 1986. Nel 1990 ha una sala personale alla Biennale di Venezia con Sole Nero, 1988-89.



