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Kenizé MouradLibri
14 novembre 1939
Kenizé Mourad è un'autrice e giornalista francese le cui opere approfondiscono identità complesse e incontri culturali. La sua scrittura attinge a un'esperienza personale di influenze turco-indiane ed europee intrecciate, permettendole di esplorare temi di ricerca delle origini e di comprensione interculturale con profonda profondità. Attraverso acuta intuizione psicologica e uno stile accattivante, Mourad porta i lettori nel cuore dei dilemmi umani e degli intricati paesaggi sociopolitici. Le sue narrazioni spesso sottolineano la necessità di empatia e comprensione reciproca nel nostro mondo interconnesso.
Bosforo 1911: nel cuore dell'Impero ottomano, nel palazzo reale di Ortakoy, nasce la principessa Selma: Un'infanzia spensierata e felice nell'harem in un'atmosferra da "Mille e una Notte". Ma poi all'improvviso il bel sogno si dissolve con la sconfitta nella I Guerra Mondiale, il crollo dell'Impero e l'esilio per il Sultano e la sua famiglia e per Selma la vita sarà tormentata e travagliata
Tra le mura di un palazzo decrepito, in India, c'è un giardino dove Zahr, la giovane protagonista di questa vicenda, sogna di rifugiarsi. Figlia di un rajah e di una principessa ottomana, nonostante sia nata e cresciuta a Parigi, ha infatti un legame profondo, indissolubile con questa terra. La sua storia è quella di una ragazza che ha perduto tutto: nome, età, nazionalità, genitori. Sua madre fugge dall'India e da un matrimonio infelice e muore in giovane età. Affidata a una famiglia adottiva, poi a un'altra e a un'altra ancora, Zahr viene allevata in un convento di suore, che la educano secondo i dettami della religione cattolica, felici di "sottrarre una piccola musulmana al potere del diavolo"...
Im Indien des Jahres 1856 kämpft Hazrat Mahal, ein zur Königin aufgestiegenes Waisenmädchen, mutig gegen die britischen Soldaten, die den Harem von Lakhnau stürmen. Gemeinsam mit dem treuen Radscha Jai Lal wird sie zur Seele des Widerstands, bis sie ein unmoralisches Angebot der Briten erhält.
En 1856, la Compagnie anglaise des Indes orientales impose la tutelle britannique sur Awadh, provoquant une vague de protestation. Hazrat Mahal, épouse du roi exilé, devient la leader de l'insurrection.
Der schmerzhafte israelisch-palästinensische Konflikt dauert bereits so lange, daß er niemanden unberührt läßt. Diese Reportage liefert keine politische Analyse, sie gibt den Menschen in Israel und Palästina selbst das Wort. Prinzessin Kenizé hat ein Gespür für ungewöhnliche Menschen und Schicksale. Die Konfrontation der verschiedenen subjektiven Gesichtsweisen bietet insgesamt ein zutreffendes Bild der verfahrenen Lage. Kenizé Mourad läßt sie alle erzählen: Orit, deren Schwester bei einem Attentat in Jerusalem ums Leben kam; Jeremy den Rabbiner, der palästinensische Bauern vor Angriffen der Siedler schützt; Itai, den israelischen Offizier und Wehrdienstverweigerer; Leila, deren jüngster Sohn das Schicksal seines ältesten Bruders teilte: getötet zu werden während der ersten Intifada; Mohammed, den Imam, der im Gefängnis gefoltert wurde und dessen ganze Liebe der Erfindung von Duftstoffen gilt; Ahmed den Kämpfer, der seinen von einem Bulldozer überrollten Bruder rächen will. Sie alle erzählen ihr Leben und das ihrer Familien: die einen den Konzentrationslagern entkommen, die anderen aus ihren palästinensischen Dörfern vertrieben. Prinzessin Kenizé erzählt mit einer außergewöhnlichen Präsenz und Hingabe, die deutlich werden läßt, daß der Einsatz für einen dauerhaften Frieden in diesem Raum noch für lange Zeit eine schwierige Aufgabe bleiben wird.