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Fabrizio Pezzoli

    L'eredità di Bourne
    Il Restauratore
    • 2007

      L'eredità di Bourne

      • 700pagine
      • 25 ore di lettura

      Era stato l'agente Alex Conklin a salvare il professore David Webb dalla pazzia, dopo che aveva perso la moglie e i due figli, costruendo per lui l'identità segreta di Jason Bourne. Ora, dopo che l'ennesima pallottola ha rischiato di rubargli la memoria e la vita, David sta cercando faticosamente di tornare a essere soltanto il professor Webb dell'università di Georgetown. Ma il suo doppio passato continua a braccarlo: un cecchino senza volto lo osserva dalla finestra di un'aula vuota puntandogli addosso un fucile di precisione. Quando un proiettile gli sfiora la tempia, Jason Bourne è costretto a rientrare in azione. Gli unici che potrebbero aiutarlo a capire chi lo vuole morto, e perché, giacciono in una pozza di sangue sul tappeto dello studio di Conklin. E l'inizio di una spietata caccia all'uomo che proietta l'agente Bourne nel mirino del terrorismo internazionale prima, e in quello della giustizia federale poi. Troppo per chiunque, ma non per Jason Bourne.

      L'eredità di Bourne
    • 2001

      Il Restauratore

      • 428pagine
      • 15 ore di lettura

      Non è né sereno né tranquillo il riposo di Gabriel Allon, agente in incognito dei servizi israeliani. Dopo aver assistito all'orribile morte della moglie e del figlio ad opera del terrorismo arabo si è rifugiato in Cornovaglia, dove conduce per scelta una vita quasi monacale, restaurando antichi dipinti e lottando contro gli incubi di un passato che non gli concede tregua. Solo Shamron, il suo vecchio capo,può convincerlo a scendere in campo ancra una volta, l'ultima. Il suo compito sarà scovare ed eliminare Tariq al-Hourani, anima nera di una cellula integralista che crede soltanto nella violenza e nella vendetta, responsabile dell'uccisione della moglie e del figlio di Gabriel. Non è il classico gioco di morte tra preda e cacciatore: qui gli avversari sono due abilissimi e freddi predatori, e la logica utilitaristica e cinica delle silenziose guerre di spionaggio lascia il campo a un disumano odio razziale che non vuol intendere una logica diversa dal sangue. Prima l'Europa e poi il Nordamerica sono lo sterminato campo di battaglia dove i due avversari si fronteggiano tra agenti doppi, gallerie d'arte, ricchi ebrei.

      Il Restauratore