Sul fronte occidentale, nelle trincee francesi, tra i soldati bianchi coi loro vistosi calzoni rossi spiccano i fucilieri senegalesi, «i cioccolatini dell'Africa nera», come li chiama il capitano Armand. Prima di ogni assalto, il capitano non manca di ricordare loro che sono l'orgoglio della Francia, «i più coraggiosi dei coraggiosi», un autentico incubo per i nemici che hanno paura dei «negri selvaggi, dei cannibali, degli zulù». I senegalesi ridono contenti. Poi, mettendosi in faccia gli occhi da matto, sbucano fuori dalla trincea con il fucile nella mano sinistra e il machete nella destra. Alfa Ndiaye e Madenba Diop sono amici, fratelli d'anima cresciuti insieme in Africa, lontano dai freddi accampamenti del fronte. Quando in trincea risuona il colpo di fischietto del capitano, escono anche loro dal buco urlando come selvaggi indemoniati per non apparire meno coraggiosi degli altri. Un giorno, però, Madenba viene ferito mortalmente e, con le budella all'aria, chiede per tre volte ad Alfa di dargli il colpo di grazia. Per tre volte Alfa si rifiuta e, dopo una lunga e atroce agonia, Madenba muore. La morte dell'amico consegna Alfa all'impensabile, a tutto ciò che gli antenati e il mondo di ieri avrebbero proibiti e che invece la grande carneficina concede. A ogni fischio di chiamata del capitano Armand, Alfa si precipita fuori dalla trincea e corre verso i «nemici dagli occhi azzurri», uccidendo senza pietà e tagliando alle sue vittime una mano come trofeo di guerra. Una, due, tre, quattro... otto mani. Come un demone, uno stregone, un divoratore di anime, che soltanto una voce dal mondo di ieri potrebbe salvare... Romanzo che è valso al suo autore il prestigioso premio Goncourt des Lycéens e l'entusiastico e unanime apprezzamento della critica, Fratelli d'anima mostra come nel naufragio totale della civiltà rappresentato dalla Grande Guerra non soltanto l'Europa, ma anche una parte non trascurabile dell'Africa perse la su anima e la millenaria tradizione che la custodiva.
Giovanni Bogliolo Ordine dei libri




- 2019
- 2014
La vita davanti a sé
- 214pagine
- 8 ore di lettura
Eroe di guerra, diplomatico, cineasta, Romain Gary si suicidò il 3 dicembre 1980. La sua scomparsa fece scalpore ma il vero colpo di scena arrivò quando, pochi mesi dopo la morte, si scoprì che Gary ed Emile Ajar, autore del romanzo "La vita davanti a sé", erano in realtà la stessa persona. Il libro, che narra le vicende di Momo, ragazzo arabo nella banlieu di Belleville, figlio di nessuno, accudito da una vecchia prostituta ebrea, vinse il Goncourt inaugurando uno stile gergale da banlieu e da emigrazione, cantore di quella Francia multietnica che cominciava a cambiare il volto di Parigi.
- 2011
Adesso basta parlare d'amore
- 240pagine
- 9 ore di lettura
Come si forma una coppia? Quanto a lungo può durare e quando finisce un grande amore? Come possono due coppie, quindi quattro persone, dare vita a combinazioni diverse? Con il suo humor e la sua straordinaria padronanza della parola e dei meccanismi della narrazione, Hervé Le Tellier ci mette di fronte a interrogativi che segnano la vita di tutti. Uno psichiatra, Thomas Le Gall, ha un'avventura con Louise, avvocato sposata con Romain. Anna Stein è medico, come Stan, suo marito. Incontrerà Yves Janvier, che è uno scrittore e lascerà Ariane. Thomas è lo psichiatra di Anna e si interessa a Yves di cui lei gli parla... Non è una banale commedia quella che ci viene raccontata nel seguire questo cast di mogli, mariti e amanti che riscoprono il colpo di fulmine quando la loro vita sembrava essersi definitivamente assestata, e che si trovano all'improvviso costretti a cercare di riconciliare valori e passioni, affetti e libertà. "Il desiderio non accetta spiegazioni semplici" osserva Le Tellier. "Quando non sai dove andare, non importa che strada prendi." Sai soltanto, si potrebbe aggiungere, che il prezzo da pagare sarà comunque alto. Il risultato è un romanzo di sofisticata eleganza e intelligenza che ne ha per tutti, che fa riflettere e al tempo stesso fa sorgere il sorriso sulle labbra. Un romanzo sull'attrazione, la responsabilità e l'amore, scritto con divertita ironia, ma anche con intensa e profonda conoscenza dell'animo umano da uno degli scrittori più originali di Francia.
- 2000