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Alessandro Peroni

    Melody
    Quella che chiamano la vita
    La carne di un angelo
    • 2016

      Melody

      • 256pagine
      • 9 ore di lettura

      Melody ha una memoria fotografica eccezionale. La sua mente è come una videocamera costantemente in modalità "registrazione". E non c'è il tasto "Cancella". È l'alunna più intelligente della scuola, ma nessuno lo sa. Quasi tutti - compresi i suoi insegnanti e i medici - ritengono che lei non abbia alcuna capacità di apprendimento, e fino a oggi le sue giornate a scuola sono state scandite da noiosissime ripetizioni dell'alfabeto. Cose da prima elementare. Se solo lei potesse parlare, se solo potesse dire che cosa pensa e che cosa sa... Ma non può. Perché Melody non può parlare. Non può camminare. Non può scrivere. Melody sente scoppiare la propria voce dentro la sua testa: questo bisogno di comunicare la farà impazzire, ne è certa. Finché un giorno non scopre qualcosa che le permetterà di esprimersi. Dopo undici anni, finalmente Melody avrà una voce. Però non tutti intorno a lei sono pronti per quello che dirà.

      Melody
    • 2008

      La carne di un angelo

      Un villaggio irlandese, una famiglia allo sbando, due neonati trovati morti.

      • 315pagine
      • 12 ore di lettura

      Shell ha solo quindici anni, ma la vita è già stata abbastanza crudele, con lei. Dopo la morte di sua madre, il padre ha voltato le spalle alla realtà, lasciando che sia lei a occuparsi dei fratellini più piccoli. Shell non va più in chiesa e marina regolarmente la scuola. Qualcosa sembra cambiare all'arrivo di un giovane prete. A Shell sembra che lo spirito di sua mamma ritorni sulla Terra come un fantasma benigno, e ogni tanto indossa il suo vecchio vestito di seta rosa, nascosto sul fondo dell'armadio di papà. Ma ecco che Shell si ritrova al centro di un gravissimo scandalo, che scuote dalle fondamenta la piccola comunità irlandese e trova eco in tutta la nazione. Per affrontare questa prova, Shell dovrà fare appello a tutto il suo coraggio.

      La carne di un angelo
    • 2001

      Quella che chiamano la vita

      Romanzo

      • 155pagine
      • 6 ore di lettura

      Margarethe è una donna come tante. Vive in una piccola città, rispetta il marito, adora la suocera e ha una figlia. Margarethe non ha grilli per la testa, eppure, sempre più, quella che chiamano la vita sembra sfuggirle tra le mani. Da giovane aveva avuto qualche ambizione, si era persino innamorata, ma poi le cose avevano preso un altro corso, così piano piano il suo anelito di felicità è stato narcotizzato dal quotidiano. E invece ecco che arriva un momento in cui basta poco, basta – banalmente – un uomo, a risvegliarlo. Sarà una passione accecante, sarà il sogno di rinascita in una nuova esistenza, la possibilità di un riscatto. Margarethe fantastica un piano di fuga, ma quando i preparativi sono completi il sogno naufraga nella torpida, ottusa palude della realtà. Ormai però Margarethe non è più la stessa e la sua volontà un po’ eroica e un po’ patetica di riprendersi comunque in mano la sua esistenza non rimarrà priva di conseguenze. Elke Schmitter racconta in una “confessione” intensa e coinvolgente i pensieri di una Madame Bovary che anagraficamente potrebbe essere la madre di una trentenne d’oggi. E ci conduce nel mondo interiore di Margarethe mostrandoci la ragnatela invisibile che teneva prigioniere le donne prima che il femminismo, al di là di tutti i suoi eccessi, le facesse padrone della propria vita. Ascoltare la storia di questa donna infelice, ironica, coraggiosa, folle, disastrosa e inevitabilmente simpatica ci costringe a considerarne gli atti – anche i più inaccettabili – da una prospettiva che sposta il baricentro delle nostre certezze morali, e le fa vacillare pericolosamente.

      Quella che chiamano la vita