Hanka ha capelli ramati e occhi verdi. Il giorno in cui arriva a Auschwitz-Birkenau con i genitori e il fratello, a lei tocca in sorte la corsia di sinistra e sopravvive. Hanka è ebrea, ha 15 anni, ma finge di essere diciottenne e ariana. Ora si chiama Bambola ed è una delle prostitute più giovani del bordello Nr. 232 Ost sul fronte orientale. Sulla pancia porta tatuata la parola Feldhure, puttana da campo. Inizia così il lungo calvario di Hanka che combatte il freddo e la fame, la paura e la vergogna, sostenuta dal desiderio indomito di sopravvivere, costi quel che costi, e da una fiducia che non verrà mai meno. Lustig è uno dei più importanti esponenti della letteratura ceca, un protagonista del Novecento. Nei suoi occhi verdi è un romanzo straordinario - tradotto in numerose lingue - che porta il lettore nel mondo di Hanka, lo fa combattere con lei, partecipe di un profondo senso della speranza e della trascendenza.
Arnošt Lustig Ordine dei libri
21 dicembre 1926 – 26 febbraio 2011
Arnošt Lustig è stato uno scrittore ceco le cui opere si sono frequentemente concentrate sull'Olocausto. Le sue esperienze nei campi di concentramento di Theresienstadt, Auschwitz e Buchenwald hanno profondamente plasmato la sua scrittura, esplorando temi di sopravvivenza, dignità umana e l'impatto di un'immensa tragedia. Lo stile di Lustig è caratterizzato da una potente voce narrativa e dalla capacità di trasmettere complessi paesaggi emotivi nei suoi personaggi. La sua prosa è una testimonianza della resilienza dello spirito umano di fronte a una sofferenza inimmaginabile.







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