Il terrorismo degli Stati Uniti contro Cuba
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Gabriel García Márquez è stato un romanziere colombiano, celebre per la sua maestria nel realismo magico. Le sue opere, spesso ambientate nel villaggio fittizio di Macondo, intrecciano elementi onirici con temi profondamente umani, in particolare la solitudine. L'abilità unica di Márquez nel catturare le complessità dell'esperienza umana attraverso una prosa ricca e lirica gli ha assicurato un posto tra gli autori più significativi del XX secolo, guadagnandosi un ampio riconoscimento internazionale.







A cura di Jacques Gilard . 8vo pp. XCII + 712 Rilegato, sovracoperta (hard cover, dust jacket) Perfetto (Mint)
In 'Cent'anni di solitudine', lo scrittore Gabriel Garcia Marquez, narra la storia di una famiglia in cui componenti vengono al mondo, si casano e muiono per inseguire un destino ineluttabile, in attesa di un figlio con la coda di porco.
Il sogno, il destino, il desiderio, l'amore e la morte... i temi eterni e universali della letteratura reinterpretati dalla prosa potente e visionaria di García Márquez. Dodici racconti sul filo misterioso della memoria nei quali l'autore colombiano rivive e reinventa le tappe avventurose del suo girovagare in Europa e nel mondo, i suoi soggiorni a Roma, Barcellona, Parigi, L'Avana, Napoli, Vienna, Ginevra e altre ancora. In ognuno di questi racconti l'autore di Cent'anni di solitudine riannoda i suoi ricordi personali con le vicende di personaggi reali o verosimili, ricostruendo le atmosfere e gli ambienti più caratteristici di ciascuno dei luoghi visitati. Una raccolta insolita, una serie di storie bizzarre e affascinanti nelle quali la cultura del vecchio mondo si mescola all'inarrestabile vivacità tropicale della fantasia del Caribe.
Santiago Nasar morirà. I gemelli Vicario hanno già affilato i loro coltelli nel negozio di Faustino Santos. A Manaure, "villaggio bruciato dal sale dei Caraibi", lo sanno tutti: presto i fratelli della bella quanto svanita Angela vendicheranno l'onore di quella verginità rubatale in modo misterioso dall'aitante Santiago, ricco rampollo della locale colonia araba. Tutti lo sanno, ma nessuno fa alcunché per impedirlo: non la madre della vittima designata, non il parroco, non l'alcalde, neppure una delle numerose fanciulle che spasimano per il Nasar. E così la morte annunciata lo sorprende nel fulgore di una splendida mattinata tropicale. Ma non per agguato o per trappola: un destino bizzarro e crudele fa sì che la fine di Santiago si compia per un concorso di fatalità ed equivoci, mentre gli stessi assassini fanno di tutto perché qualcuno impedisca loro l'esecuzione. Basato su un fatto reale, Cronaca di una morte annunciata venne pubblicato nel 1981 (un anno prima del Nobel a García Márquez) e, pur nella brevità, rappresenta uno dei vertici della sua narrativa: un romanzo magistrale che sa fondere i toni della tragedia antica con il ritmo di una detective story in una grandiosa allegoria dell'assurdità della vita, l'apoteosi della fatalità.
Preoccupato per una legge che avrebbe consentito il suo trasferimento in un carcere statunitense, il boss del narcotraffico Pablo Escobar reagisce con una mossa durissima e spettacolare: il sequestro di dieci persone di primo piano della società colombiana. Gabriel García Márquez ha ricostruito la loro vicenda, dando vita a un romanzo realistico e avvincente.
Per più di mezzo secolo Florentino Ariza ha perseverato nel suo amore per Fermina Daza, la più bella ragazza del Caribe, senza mai vacillare e senza mai perdere la speranza, neppure davanti al matrimonio d'amore di Fermina con il dottor Urbino. Un eterno, incrollabile sentimento che Florentino continua a nutrire contro ogni evidenza fino all'inattesa, quasi incredibile, conclusione. Una storia d'amore e di speranza nella quale García Márquez abbandona la sua abituale inquietudine e il suo impegno di denuncia sociale per raccontare un'affascinante epopea di passione e di ottimismo. Un romanzo atipico e splendido da cui emerge il gusto intenso per una narrazione corposa e fantastica, un affresco in cui, con affettuosa ironia, si dipana mezzo secolo di storia, di vita, di moda e abitudini, tra la lussureggiante natura e l'ineguagliabile gente dell'assolato Caribe.
In un porto dove approdano i galeoni carichi di schiavi provenienti dall'Africa, è comparso un cane idrofobo. Vittima illustre del suo morso è la figlia dodicenne del Marchese di Casalduero, creatura bellissima e trascurata dai genitori, che passa il suo tempo con gli schiavi di colore e ne ha assimilato gli usi, i costumi, la lingua. Secondo Abrenuncio, medico portoghese che ha fama di negromante ma legge segretamente Voltaire, per il muto dolore di Sierva Maria non c'è terapia, perchè "non c'è medicina che guarisca quel che non guarisce la felicità". Ma per il vescovo del luogo la bambina è posseduta dal demonio e deve essere esorcizzata secondo le regole del Sant'Uffizio. Chiusa nelle segrete di un convento, intorno a lei si moltiplicano eventi meravigliosi e "inspiegabili"...
Il racconto degli anni dell'infanzia e della giovinezza di Gabriel Garcia Marquez, gli anni trascorsi sulla costa caraibica della Colombia, a contatto con una realtà in cui il magico è un elemento del quotidiano, gli anni in cui si va formando quella forza immaginifica che sarà la cifra stilistica dei romanzi di Marquez.