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Elena Ferrante

  • Elena Ferrante
5 aprile 1943
I giorni dell'abbandono
La frantumaglia
L'amica geniale 1
Storia del nuovo cognome
Storia di chi fugge e di chi resta (L'Amica Geniale - Volume Terzo)
Storia della bambina perduta (L'Amica Geniale, Volume Quarto e Ultimo)
  • Storia del nuovo cognome

    • 470pagine
    • 17 ore di lettura

    ±Capii che ero arrivata fin là piena di superbia e mi resi conto che - in buona fede certo, con affetto - avevo fatto tutto quel viaggio soprattutto per mostrarle ciò che lei aveva perso e ciò che io avevo vinto. Lei naturalmente se ne era accorta fin dal momento in cui le ero comparsa davanti e ora stava reagendo spiegandomi di fatto che non avevo vinto niente, che al mondo non c'era alcunché da vincere, che la sua vita era piena di avventure diverse e scriteriate proprio quanto la mia, e che il tempo semplicemente scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il suono folle del cervello dell'una echeggiare dentro il suono folle del cervello dell'altra?. Ecco Storia del nuovo cognome, secondo romanzo del ciclo dell'Amica geniale. Cominciate a leggere e la scrittura vi catturerà. Ritroverete subito Lila ed Elena, il loro rapporto di amore e odio, l'intreccio inestricabile di dipendenza e volontà di autoaffermazione. -- From publisher's website.

    Storia del nuovo cognome
  • La frantumaglia

    • 184pagine
    • 7 ore di lettura

    Questo libro ci porta nel laboratorio di Elena Ferrante, ci permette di lanciare uno sguardo dentro i cassetti da cui sono usciti i suoi due romanzi, L'amore molesto e I giorni dell'abbandono , offre un esempio di passione assoluta per la scrittura. La scrittrice risponde a non poche delle domande che le hanno fatto i suoi lettori negli ultimi dieci anni. Dice, per esempio, perché chi scrive un libro farebbe bene a tenersi in disparte e lasciare che il testo faccia il suo corso. Dice i pensieri e le ansie di quando un romanzo diventa film. Dice com'è complicato trovare risposte in pillole alle domande di un'intervista. Dice delle gioie, delle fatiche, delle angosce di chi narra una storia e poi la scopre insufficiente. Dice dei suoi rapporti con la psicoanalisi, con le città in cui è vissuta, con l'infanzia come magazzino di mille suggestioni e fantasie, con il femminismo. Le pagine sono densissime. Ci sono le memorie della città natale, Napoli. Ci sono brani narrativi brevi e lunghi che non hanno trovato posto nei romanzi. C'è un modo sorprendente di interrogare la memoria, i libri amati, la vita di tutti i giorni. C'è soprattutto - al centro - lo scrivere, l'affollarsi intono alla pagina di esperienze e letture. La frantumaglia è nato in buona parte da alcuni dei materiali che negli anni Elena Ferrante ha inviato alla sua casa editrice: lettere, scritti, risposte a domande di lettori e intervistatori. Il risultato è l'autoritratto narrativamente vivacissimo di una scrittrice al lavoro.

    La frantumaglia
  • I giorni dell'abbandono

    • 211pagine
    • 8 ore di lettura

    Olga, una giovane donna serena e appagata, si ritrova improvvisamente abbandonata dal marito. Con due figli e un cane, affronta il dolore e l'umiliazione, mentre i fantasmi della sua infanzia napoletana tornano a tormentarla. Inizia così una discesa drammatica nell'oscurità dell'esperienza femminile.

    I giorni dell'abbandono
  • L'invenzione occasionale è composta da cinquantuno frammenti eterogenei di esperienze e di poetica, di intuizioni e di autobiografia. I titoli dei brevi testi modellano una mappa in movimento, definita di volta in volta dall'occhio del lettore. Attraversando soglie e frontiere diverse, rovesciando le stesse pertinenze di alto e basso, ogni tessera apre varchi tra contesti lontani, devia dal solco per meglio segnarne la traccia. Ed ecco che il racconto dell'insonnia porta all'urgenza di scrivere, i puntini sospensivi alla viltà, l'attrazione per un attore all'autonomia dell'opera d'arte, il trauma dei traslochi all'emancipazione delle donne, le piante alla smarginatura. La scrittura si definisce così come uno strumento paradossale, che afferma perentoriamente proprio quando sembra negare e divagare. Per incidere le apparenze dello stereotipo, per recuperare il vero occultato sotto la patina del verosimile, entra in scena un punto di vista nomade, al tempo stesso vicino e lontano dalla nostra vita quotidiana. Scavare, andare in profondità sotto questa superficie significa, in particolare, ripensare l'immaginario femminile come uno splendido graffito ancora parzialmente sepolto. Oltre il denso strato dell'immaginario neo-patriarcale, della retorica dell'emancipazione o dei buoni sentimenti: da lì si sprigiona L'invenzione occasionale.

    L'invenzione occasionale
  • Dopo lo straordinario successo mondiale dei "Giorni dell’abbandono", Elena Ferrante scava, con un racconto avvincente, nei sentimenti contraddittori che ci legano oggi ai nostri figli. Leda è un’insegnante, divorziata da tempo, tutta dedita alle figlie e al lavoro. Ma le due ragazze partono per raggiungere il padre in Canada. Ci si aspetterebbe un dolore, un periodo di malinconia. Invece la donna, con imbarazzo, si sente come liberata e la vita le diventa più leggera. Decide di prendersi una vacanza al mare in un paesino del sud. Ma, dopo i primi giorni quieti e concentrati, l’incontro con alcuni personaggi di una famiglia poco rassicurante scatena una serie di eventi allarmanti. Con questo romanzo feroce e commovente Elena Ferrante racconta una nuova vicenda di donna, quotidiana e che tuttavia toglie il respiro.

    La figlia oscura
  • Anni '70, Giovanna ha 13 anni. Pensa di vivere in una famiglia ideale, ma si scontra brutalmente proprio con le bugie dei suoi adulti di riferimento. Ne viene destabilizzata, inizia ad andare male a scuola, a frequentare amicizie discutibili ma soprattutto a paragonare se stessa alla zia Vittoria, bandita dalla famiglia

    La vita bugiarda degli adulti
  • Mati, una bambina di cinque anni, gioca con la sua bambola Celina e il nuovo gatto Minù. Quando Mati dimentica Celina sulla spiaggia, la bambola vive un'avventura spaventosa, affrontando il Bagnino Crudele e il Grande Rastrello. Solo con l'arrivo del Sole, Celina ritrova Mati. Età consigliata: da 10 anni.

    La spiaggia di notte