Più di un milione di libri, a un clic di distanza!
Bookbot

Adam Gopnik

    Questo scrittore americano è meglio conosciuto come redattore per The New Yorker, dove contribuisce con saggi, narrativa, memorie e critica. La sua scrittura è caratterizzata da un'acuta osservazione e da uno stile distintivo che approfondisce le complessità della vita moderna. Dimostra un profondo interesse per la cultura e le arti, e le sue opere riflettono spesso le sue esperienze personali e le sue riflessioni sul mondo che lo circonda.

    Adam Gopnik
    A Thousand Small Sanities
    Americans in Paris: A Literary Anthology: A Library of America Special Publication
    The Complete Short Stories of Mark Twain
    Da Parigi alla luna
    Io, Lei, Manhattan
    Elliott Erwitt's Paris
    • 2019

      Io, Lei, Manhattan

      • 314pagine
      • 11 ore di lettura

      All'inizio degli anni Ottanta Manhattan non è ancora il fortino inaccessibile che è diventato oggi, ma due giovani appena sbarcati dal Canada attratti dalla sua effervescente vita culturale devono comunque accontentarsi di un minuscolo monolocale in un seminterrato. Da qui partono Adam e Martha nell'esplorazione di se stessi, del loro matrimonio iniziato proprio a New York e della loro nuova città, luogo ideale per mettere a frutto ambizione e talento. Quello di Adam, come lui stesso scoprirà non senza un certo stupore, sta nella capacità di mettere in fila le parole e di spaziare dalla cultura alta a quella bassa, abbandonando il puntiglioso «ma» del dibattito accademico per un tollerante «e» in grado di accogliere con sguardo curioso tutto ciò che la città ha da offrirgli. E delle sue doti dà prova anche in questi resoconti dei suoi comici esordi nel mondo lavorativo, da un impiego alla Frick Library a un altro al MoMA fino ad approdare alla rivista GQ, dove la totale mancanza di requisiti lo rende il candidato ideale. Ogni passaggio è occasione per gli incontri più disparati, dal fotografo Richard Avedon, che diventa mentore e amico fraterno, a un artista di strada deciso a rifare Van Gogh meglio di Vincent, dall'ineffabile star dell'arte consumistica Jeff Koons a un derattizzatore filosofo alle prese con la fauna sotterranea di SoHo. E il racconto cede volentieri il passo alla digressione: il parallelo tra i cicli della moda e l'eterno ritorno dell'uguale di nietzschiana memoria; la semiotica astuta dei centri commerciali e del finto nordico Magen-Dazs; la capacità di oggetti iconici come il walkman e le Nike di mettere le ali ai piedi a un semplice camminatore.

      Io, Lei, Manhattan
    • 2013
    • 2010

      Elliott Erwitt's Paris

      • 176pagine
      • 7 ore di lettura

      Yes, we'll always have Paris and who better to capture all its moods than the inimitable Elliott Erwitt? With a keen eye for the real city, Erwitt sees beyond the tourist cliches. Whether the mightiest of monuments or the charm of la vie quotidienne this master photographer chronicles it all. Alternating intimate details with grand vistas, Erwitt captures the true flavor of la metropole. Born in Paris in 1928, Elliott Erwitt arrived in the U.S. in the late 1930s. Establishing himself in the '40s and '50s as a leading magazine photographer, he joined the prestigious Magnum agency in 1953. In addition to his work in magazines, he achieved great success as an advertising photographer and filmmaker. He currently lives in New York City--but spends a great deal of time in Paris.

      Elliott Erwitt's Paris