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Antonio Scurati

    25 giugno 1969

    Questo autore approfondisce i complessi linguaggi della guerra e della violenza, attingendo a un background accademico nella teoria del cinema, della fotografia e della televisione. Il suo lavoro si concentra spesso sull'analisi e la produzione delle narrazioni che plasmano la nostra comprensione di questi temi potenti. Viene posta enfasi sugli aspetti teorici e pratici della creazione e presentazione dei contenuti, in particolare negli ambiti dei media audiovisivi e della retorica. L'approccio è profondamente radicato nella ricerca accademica, ma mira comunque a risuonare con un pubblico più ampio.

    Antonio Scurati
    M. La fine e il principio
    Una storia romantica
    Romanzo Bompiani: Il padre infedele
    M. L'uomo della provvidenza
    M. Il figlio del secolo
    M. Gli ultimi giorni dell'Europa
    • "Il 3 maggio 1938, nella nuova stazione Ostiense, Mussolini insieme a Vittorio Emanuele III e al ministro degli esteri Ciano attende il convoglio con il quale Hitler e i suoi gerarchi scendono in Italia per una visita che toccherà Roma, Napoli e Firenze. Da poche settimane Hitler ha proclamato l'Anschluss dell'Austria e Mussolini, dopo aver deciso l'uscita dell'Italia dalla Società delle Nazioni, si appresta a promulgare una legislazione razziale di inaudita durezza. Eppure sono ancora molti a sperare che il delirio di potenza dei due capi di Stato possa fermarsi: tra loro Ranuccio Bianchi Bandinelli, l'archeologo incaricato di guidare il Führer tra le rovine della città eterna; Renzo Ravenna, decorato nella Grande guerra, fascista zelante e podestà di Ferrara, che al pari di migliaia di altri ebrei italiani non si dà pace per i provvedimenti che lo pongono ai margini della vita civile; Margherita Sarfatti, che sino all'ultimo spera in uno spostamento degli equilibri verso l'asse anglofrancese ma deve cedere il passo alla giovane Claretta Petacci e fuggire; e lo stesso Ciano, distratto da tresche sentimentali e politiche insensate come il piano di conquista dell'Albania, che solo un anno dopo, nel maggio 1939, si trova a siglare insieme a Ribbentrop il Patto d'Acciaio con il quale 'l'Italia e la Germania intendono, in mezzo a un mondo inquieto e in dissoluzione, adempiere al loro compito di assicurare le basi della civiltà europea'. Antonio Scurati ricostruisce con febbrile precisione lo spaventoso delirio di Mussolini, pateticamente illuso di poter influenzare le decisioni del Führer, consapevole dell'impreparazione italiana, più che mai solo fino alla sera del giugno 1940 in cui dal balcone di Palazzo Venezia proclama 'l'ora delle decisioni irrevocabili'. In questo nuovo pannello del suo grande progetto letterario e civile, Scurati inquadra il fatale triennio 1938-40, culmine dell'autoinganno dell'Italia fascista, che si piega all'infamia delle leggi razziali e dell'alleanza con la Germania nazista, e ripercorre gli ultimi giorni di un'Europa squassata da atti di barbara prevaricazione e incapace di sottrarsi al maleficio dei totalitarismi: un romanzo tragico e potente, carico di moniti per il nostro futuro."-- Amazon

      M. Gli ultimi giorni dell'Europa
    • WINNER PREMIO STREGA 201900Lui è come una bestia: sente il tempo che viene. Lo fiuta. E quel che fiuta è un'Italia sfinita, stanca della "casta" politica, dei moderati, del buonsenso. Allora lui si mette a capo degli irregolari, dei cialtroni, dei delinquenti, degli avventurieri, degli incendiari e anche dei "puri", che sono i più feroci e i più fessi. Da un rapporto di Pubblica Sicurezza del 1919 lui invece è descritto come un uomo "intelligente, di forte costituzione, benché sifilitico, sensuale, emotivo, audace, facile alle pronte simpatie e antipatie, ambiziosissimo, al fondo sentimentale". Lui: Benito Mussolini, ex leader socialista cacciato dal partito, agitatore politico indefesso e direttore di un piccolo giornale di opposizione, è un personaggio da romanzo. Sarebbe un personaggio da romanzo, se non fosse l'uomo che più d'ogni altro ha marchiato a sangue la realtà, il corpo dell'Italia, nella storia e nella cronaca, nella tragedia e nella farsa. E infatti la saggistica ha finora dissezionato ogni aspetto della vita di Mussolini. Nessuno però aveva mai trattato la parabola politica, umana, esistenziale di Mussolini e del fascismo come se si trattasse di un romanzo. Un romanzo in cui d'inventato non c'è assolutamente nulla. Un'opera grandiosa e audace che ci conduce a rivivere passo per passo il ventennio che ha cambiato per sempre la nostra storia

      M. Il figlio del secolo
    • In questo seguito di "M. Der Sohn des Jahrhunderts", Antonio Scurati esplora il periodo 1925-1932, rivelando la figura di Mussolini attraverso una narrazione che intreccia eventi storici e fonti originali. Il romanzo culmina con il decimo anniversario della rivoluzione e la costruzione di un monumento inquietante ai martiri fascisti.

      M. L'uomo della provvidenza
    • Romanzo Bompiani: Il padre infedele

      • 188pagine
      • 7 ore di lettura

      “Forse non mi piacciono gli uomini.” Il giorno in cui tua moglie, all’improvviso, scoppia a piangere in cucina, è una piccola apocalisse. Uno di quei giorni in cui la tua vita va in frantumi ma giunge, anche, per un attimo, a dire se stessa. E allora Glauco Revelli, chef di un ristorante blasonato, maschio di quaranta anni, padre di una figlia di tre, va alla ricerca della propria verità di uomo. Dall’ingresso nell’età adulta, l’innamoramento, la costruzione di una famiglia, la nascita e l’accudimento di una figlia, fino al disamore della moglie (che gli si nega dal momento del parto) e al ritorno feroce degli insaziabili demoni del sesso, tutto è passato in rassegna dal suo sguardo implacabile e commosso. Con Il padre infedele Antonio Scurati scrive il suo libro più personale, infiammato dal tono accorato della confessione e, al tempo stesso, il romanzo dell’educazione sentimentale di una generazione.

      Romanzo Bompiani: Il padre infedele
    • Nel quinto romanzo della serie M, la fine del dittatore d'Italia, il crepuscolo del fascismo, l'alba della nostra democrazia.All'indomani della seduta del Gran Consiglio che lo ha deposto, Benito Mussolini viene arrestato e costretto a trascorre il suo sessantesimo compleanno da prigioniero, sull'isola di Ponza. Ha perso tutto, non spera più niente. Trasferito alla Maddalena e poi in un albergo in cima al Gran Sasso, è liberato dagli uomini di Hitler e messo a capo di uno Stato fantoccio che dovrebbe arginare la risalita degli Alleati. È allora che la bestia ferita tenta il suo ultimo colpo di coda. Sono i mesi terribili della Repubblica di Salò, degli scontri nelle città tra fascisti e partigiani, della violenza ormai priva di argini, dei bombardamenti a tappeto. Antonio Scurati ce li racconta a partire da un luogo, Milano, dove la guerra civile tocca il suo apice, e lo fa attraverso le storie delle donne e degli uomini che hanno seguito il Duce fino all' dai gerarchi fedelissimi ai "traditori", dai figli alle amanti, dai fascisti redivivi ai generali di regime.L'impresa letteraria cominciata nel 2018 con Il figlio del secolo trova il suo dall'arresto nell'estate del 1943 allo scempio di piazzale Loreto, gli ultimi seicento giorni della vita di Benito Mussolini e dell'Italia fascista.

      M. La fine e il principio
    • Collana a cura di Antonio Scurati - 653: La Shoah oggi

      Nel conflitto delle immagini

      • 244pagine
      • 9 ore di lettura

      Nella cultura contemporanea la memoria della Shoah mantiene uno statuto speciale, che altri eventi storici non hanno. Lo si vede dalle molteplici rielaborazioni: alcune necessarie altre profondamente futili. Il saggio di Arturo Mazzarella, seguendo un originale e ramificato percorso teorico, ci mostra come la centralità della Shoah, in particolare nella cultura letteraria e visuale (da Levi, Améry, Celan, Sebald a Lanzmann, Godard e Boltanski, per fare solo alcuni nomi), ruoti fin dal principio intorno al “conflitto delle immagini” che ne fu insieme lo strumento e la posta in gioco. Alla lettera, una questione di vita o di morte.

      Collana a cura di Antonio Scurati - 653: La Shoah oggi
    • This international bestseller captivates readers with its compelling narrative and rich character development. It explores themes of resilience and self-discovery, drawing readers into a world filled with emotional depth and thought-provoking insights. The story's unique setting and intricate plot weave together personal struggles with broader societal issues, making it a poignant reflection on the human experience. With its engaging prose and relatable characters, the book resonates with a diverse audience, solidifying its status as a must-read.

      M
    • Nejdiskutovanější italský román posledních let – příběh Benita Mussoliniho. Podrobná kronika fašismu z pohledu samotného Mussoliniho a dalších protagonistů hnutí. Vedle toho jsou vůdce fašismu a některé historické osoby pojaty i jako literární postavy v kontextu svého soukromého života, mnohdy bouřlivých vztahů. Tato velkolepá společensko-politická freska zachycuje klíčové období italských dějin, léta 1919 až 1925, stav země po první světové válce, vznik nejprve fašistického hnutí, pak fašistické strany, její cestu k moci a ideové souboje s dalšími politickými stranami a proudy, především se socialisty. Popis historických událostí a momentů, které vedly k nastolení fašistické diktatury, odhaluje podíl dalších stran, hnutí i jednotlivců na jejím vzniku. Vyprávění je hojně prokládáno citáty a úryvky z dobového tisku, korespondencí protagonistů, úředních a policejních dokumentů. Román byl v Itálii přijat širokou čtenářskou veřejností i kritikou a vnímán jako zásadní podnět k podpoře antifašismu v zemi, se stejným ohlasem se setkal i ve světě.

      Mussolini - syn XX. století
    • Wędrówkę po dziejach włoskiego faszyzmu rozpoczęła powieść M. Syn stulecia, która nie tylko odniosła ogromny sukces czytelniczy, ale też przyczyniła się do zrewidowania samoświadomości narodowej Włochów i poszerzenia zbiorowej pamięci. W tomie drugim autor jeszcze śmielej splata powieściową narrację z cytatami z autentycznych dokumentów. Swą opowieść prowadzi aż do roku 1932, do dziesiątej rocznicy Marszu na Rzym, kiedy to Duce odwiedza imponujące sanktuarium poświęcone faszystowskim męczennikom. Tam jednak, zamiast czcić poległych w niedalekiej przeszłości, zdaje się przeczuwać hekatombę w jeszcze bliższej przyszłości. Na początku 1925 roku najmłodszy premier w dziejach Włoch, człowiek, który wziął na siebie odpowiedzialność za morderstwo Matteottiego, jakby to był powód do dumy, leży nieprzytomny z bólu w kałuży krwawych wymiocin na podłodze swej garsoniery. Benito Mussolini, „syn stulecia”, w 1919 roku po poniesieniu druzgocącej porażki w wyborach nie wychodził z redakcji swej gazety „Il Popolo d’Italia”, gotowy do dalszej walki ze swymi przeciwnikami. Teraz, kiedy już zwyciężył na wszystkich frontach, wydaje się bliski śmierci, pokonany przez wroga atakującego go od wewnątrz, chorobę wrzodową. Ta scena otwiera drugą część czarnej epopei faszyzmu spisanej przez Antonia Scuratiego w formie powieści dokumentalnej. Autor opowiada w niej o przemianie wodza w dyktatora i o tym, ja „poczwarka władzy przekształca się w motyla bezkresnej samotności”. Najstarsi towarzysze partyjni Mussoliniego na jego oczach gryzą się ze sobą jak wściekłe psy, on jednak zdaje się nie widzieć tego, co ma obok siebie, jest wpatrzony w rzeczy odległe i okazałe, chce się mierzyć z Wielką Historią. Mussolini do rozstrzygania sporów między faszystowskimi hierarchami deleguje Augusta Turatiego, postać tragiczną, bo przywiązującą zbyt dużą wagę do przyzwoitości. Zapomina, ile zawdzięcza Marghericie Sarfatti, stara się także okiełznać temperament córki Eddy, wydając ją za mąż za Galeazza Ciano, a generałom Badoglio i Grazianiemu powierza afrykańskie podboje, które faszystowska propaganda przewdstawia jako wiekopomną misję cywilizacyjną, która w rzeczywistości jest brudną wojną, prowadzoną także przy użyciu gazów trujących i obozów koncentracyjnych.

      M Mąż opatrznościowy