La poetica di Maria Stepanova, contemporanea e senza tempo, smentisce l'idea di una crisi della prosodia tradizionale. Sperimenta con l'autenticità dell'espressione dell'autore, applicando idiosincrasie personali a una persona poetica. Per Stepanova, questa non è solo una figura retorica, ma un atto di volontà personale, un tentativo di sfondare verso il soggetto. Il suo linguaggio poetico è molto distintivo, deformando le forme delle parole a ogni livello per rivelare nuovi sensi, sia attuali che potenziali.
With the death of her aunt, Maria Stepanova is left to sift through an apartment full of faded photographs, old postcards, diaries, and heaps of souvenirs: a withered repository of a century of life in Russia. Carefully reassembled, these shards tell the story of how a seemingly ordinary Jewish family managed to survive the twentieth century.