La fame nel Sahel, la colossale opera dedicata al lavoro dell'uomo, la lunga ricognizione sulle migrazioni, basterebbero a giustificare la sua reputazione di grande narratore per immagini e tutti i premi finora ricevuti. Ma c'è dell'altro. Brasiliano d'origine, economista di formazione, Sebastiào Salgado in tanti anni di documentazione fotografica non ha smesso di mostrare la sua incrollabile fede nell'uomo, la profonda solidarietà senza incrinature né retorica davanti al dolore, la capacità di analizzare le situazioni più estreme e complesse, la caparbia energia nel realizzare i suoi reportage. Queste sono le caratteristiche che definiscono un grande fotografo umanista.
Sebastiao Salgado Ordine dei libri
8 febbraio 1944
Sebastião Salgado è un fotografo il cui lavoro si concentra sulla rappresentazione del mondo in tutta la sua diversità. La sua lente cattura l'umanità nelle sue innumerevoli forme e ambienti, dalle crude realtà del lavoro alla serena bellezza della natura incontaminata. Salgado esplora spesso temi come la migrazione, la giustizia sociale e il delicato rapporto tra le persone e la terra. Il suo caratteristico stile in bianco e nero e la sua portata epica conferiscono alle sue immagini una potente risonanza emotiva. Attraverso il suo lavoro, invita gli spettatori a contemplare il nostro posto nel mondo e la responsabilità che abbiamo verso il pianeta e i suoi abitanti.






- 2004