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Tiziano Scarpa

    16 maggio 1963
    Collezione Atlantica: Batticuore fuorilegge
    Pene d'amore. Sette racconti erotici
    Le cose fondamentali
    Stabat Mater
    Cosa voglio da te
    Venezia è un pesce
    • Venezia è uno strano modo di stare al mondo, ancora prima di essere una città anomala ed enigmatica. Questa realtà urbanistica così bizzarra è in verità una strategia per inventare da capo l’esistenza. Per capirla si deve toccarla, annusarla, sentirla con tutti gli organi. Ciascun organo del corpo e dell’anima la vive secondo la sua attitudine, ne è abbagliato, contrariato, disorientato o assuefatto. Bisogna ascoltarli tutti. A vent’anni dalla prima edizione, questo classico si rinnova, perché nel frattempo nuovi tragitti dei sensi sono divenuti possibili. Dai livelli eccezionali dell’acqua alta che ha sommerso quasi tutta la superficie della città all’acqua deserta e trasparente della quarantena, qualcosa si è trasformato ed esistono itinerari fisici, spirituali ed emotivi ancora da scoprire. Tiziano Scarpa ci fa strada attraverso le trame, le peripezie e le avventure sensitive e sentimentali che solo a Venezia possono accadere. I capitoli di questa guida ritornano ad ascoltare i piedi, le gambe, il cuore, le mani, il volto, le orecchie, la bocca, il naso e gli occhi e per la prima volta inseguono le sensazioni della pelle.

      Venezia è un pesce
    • Cosa voglio da te

      • 215pagine
      • 8 ore di lettura

      Una raccolta di dodici racconti, sui rapporti fra uomini e donne: dodici "perizie di parte sui rapporti fra maschi e femmine", in cui ogni personaggio esprime una visione molto faziosa delle sue relazioni di coppia.

      Cosa voglio da te
    • È notte, l'orfanotrofio è immerso nel sonno. Tutte le ragazze dormono, tranne una. Si chiama Cecilia, ha sedici anni. Di giorno suona il violino in chiesa, dietro la fitta grata che impedisce ai fedeli di vedere il volto delle giovani musiciste. Di notte si sente perduta nel buio fondale della solitudine più assoluta. Ogni notte Cecilia si alza di nascosto e raggiunge il suo posto segreto: scrive alla persona più intima e più lontana, la madre che l'ha abbandonata. La musica per lei è un'abitudine come tante, un opaco ripetersi di note. Dall'alto del poggiolo sospeso in cui si trova relegata a suonare, pensa "Io non sono affatto sicura che la musica si innalzi, che si elevi. Io credo che la musica cada. Noi la versiamo sulle teste di chi viene ad ascoltarci". Così passa la vita all'Ospedale della Pietà di Venezia, dove le giovani orfane scoprono le sconfinate possibilità dell'arte eppure vivono rinchiuse, strette entro i limiti del decoro e della rigida suddivisione dei ruoli. Ma un giorno le cose cominciano a cambiare, prima impercettibilmente, poi con forza sempre più incontenibile, quando arriva un nuovo compositore e insegnante di violino. È un giovane sacerdote, ha il naso grosso e i capelli colore del rame. Si chiama Antonio Vivaldi. Grazie al rapporto conflittuale con la sua musica, Cecilia troverà una sua strada nella vita, compiendo un gesto inaspettato di autonomia e insubordinazione.

      Stabat Mater
    • Le cose fondamentali

      • 168pagine
      • 6 ore di lettura

      "Da pochi giorni un uomo è diventato padre. Inizia a scrivere in un quaderno per il figlio Mario. Vuole parlargli delle cose importanti della vita: che cos'è l'amore, che cosa sono i soldi, che cos'è il potere, raccontandoglieli per come li ha conosciuti lui, personalmente. Gli consegnerà questo scritto quando Mario compirà quattordici anni: l'età in cui i figli cominciano a detestare i padri, anche perché si accorgono che i padri non gli hanno detto come funziona veramente il mondo. Il piccolo Mario però nei primi mesi di vita si ammala gravemente: una delle cure possibili è il trapianto. Il principale candidato donatore è il padre. Si fanno le analisi, ma si scopre qualcosa di inaspettato... È questa la prima parte di un romanzo che mette alla prova la paternità, dopo l'esperienza di un trauma doppio, a scatole cinesi, trauma nascosto dentro un altro trauma: malattia e scoperta di una verità primaria che, nonostante tutto, non riesce a intaccare i legami affettivi. Ma il libro ha come caratteristica quella di intrecciare avventure sorprendenti ed esperienza profonda della parola: per esempio, quando il protagonista si lancia alla ricerca del padre naturale di Mario, spinto dall'emergenza medica; e nel momento in cui si ritrova completamente solo di fronte alle parole che pensava di scrivere per Mario quattordicenne, convinto che sarebbe stato proprio lo sguardo futuro di suo figlio adolescente a leggerle e a dare loro una luce nuova." (T. Scarpa)

      Le cose fondamentali
    • Pene d'amore. Sette racconti erotici

      • 212pagine
      • 8 ore di lettura

      Da oltre un decennio pare quasi che la letteratura erotica debba essere "naturalmente" declinata al femminile. Quasi che l'emancipazione della donna implichi l'esposizione continua del suo corpo agli sguardi altrui. Cioè degli uomini. Quella che quindi al suo sorgere sembrava una letteratura di liberazione, oggi appare un genere fin troppo codificato. Se da una parte un terreno di narrazione si è trasformato in un ghetto, dall'altra appare sempre più come un enorme rimosso. Quello del corpo maschile. Gli scrittori disertano la narrazione erotica, forse non solo per pudicizia, ma per strategia. Mettere il cuore e il corpo a nudo significa esporsi agli sguardi pubblici, dimostrare le debolezze. Ma la gestione del sé pubblico è una strategia di potere, e il potere vuole essere saldamente maschile. Questa antologia cerca di rimettere in gioco una scrittura, quella maschile, che ha disertato l'eros, dando voce a chi non ha, colpevolmente, voluto parlare da troppo tempo: il sesso maschio.

      Pene d'amore. Sette racconti erotici
    • Un mondo dominato dalle regole del profitto e dalla banalizzazione quotidiana della cultura e del pensiero, e uno scrittore che, dal chiuso del suo studio o nelle esibizioni pubbliche cui viene chiamato, tenta di affrontarlo, descriverlo, ridisegnarlo. Questo il tema portante del libro-diario nel quale Tiziano Scarpa guida per mano il lettore dentro il suo laboratorio, offrendogli i frutti del suo percorso creativo negli ultimi due anni: racconti e apologhi, invettive, satira, poesie.

      Collezione Atlantica: Batticuore fuorilegge
    • Venice Is a Fish

      Venice Is a Fish: A Sensual Guide

      • 160pagine
      • 6 ore di lettura

      The book presents a captivating exploration of a saltwater city, blending travel writing with a poetic narrative style. The author, a prominent figure in Italian literature, immerses readers in the city's enchanting atmosphere, highlighting its unique charm and allure. Through vivid descriptions and personal reflections, the narrative invites readers to experience the city's magic, making it a compelling read for those who appreciate both travel and literary artistry.

      Venice Is a Fish
    • Venedig ist ein Fisch

      Erweiterte Neuausgabe

      Dass Venedig die Form eines Fisches hat, sieht jeder, der auf eine Landkarte schaut. Tiziano Scarpa lädt dazu ein, diesen Wunderfisch mit allen Sinnen zu erkunden – deshalb schreibt er nicht über Venedig, sondern darüber, was in Venedig mit uns passiert. Die Kapitel heißen: Füße, Beine, Herz, Gesicht, Ohren, Mund, Nase, Augen und Haut. Wir erfahren, warum man sich in Venedig unbedingt verirren sollte, weshalb die Stadt als Kulisse für Liebeserklärungen ungeeignet ist und wieso Venedigs Schönheit hochgradig gesundheitsgefährdend ist. Scarpa wirft viel vom Bildungsballast, der auf Venedig lastet, ins Meer und sorgt dafür, dass man über diesen wunderlichen Venedig-Fisch auf unerwartete Weise ins Staunen gerät. Für diese Ausgabe hat Tiziano Scarpa seine »passeggiata« gründlich überarbeitet und ergänzt: unter anderem mit vielen neuen Möglichkeiten, sich im Herzen der Lagune zu verlieren – und mit ein paar Seitenblicken auf das nur in der Pandemie glasklare Wasser, das Venedig immer häufiger zu Leibe rückt.

      Venedig ist ein Fisch
    • Augen und Ohren, Hände und Füße, Herz und Haut, Zähne, Muskeln und Nerven werden in kurzen Kapiteln beschrieben, in denen der Ich-Erzähler die eigenen Körperteile mit dem staunenden Blick eines Fremden betrachtet. Tiziano Scarpa dichtet ihnen märchenhafte Geschichten an. Die Lippen etwa sind dem Zauber einer schönen Prinzessin verfallen und beginnen bei jeder Berührung von selbst zu küssen. Die Beine tragen ihn wie Riesen durch die Welt. Die Ellbogen sind dazu da, Geister zu vertreiben, während die Hände wie Straußenköpfe in den Taschen stecken. Die Nerven sind die Blitze des Körpers, von Zeus gesandt. Fünfzig Körperteile in fünfzig Kapiteln: ein äußerst vergnügliches Buch für zwischendurch.

      Körper