La caduta dell'Impero Romano è stato un processo lento e complicato, iniziato - ben prima del sacco di Roma - con l'avvicinarsi ai confini di quelle stesse tribù che avevano invaso la Cina, e proseguito attraverso gli anni di Costantino e Teodosio. Comincia così per l'Italia un lungo periodo oscuro: le città vengono abbandonate, eserciti barbari percorrono il Paese depredandolo, devastandolo e seminando terrore. Fino al fatidico Anno Mille si susseguono secoli di ferro e di sangue, di lutti e di invasioni. È il momento più difficile da raccontare nella storia italiana: le fonti sono poche e insicure, e gli avvenimenti "di casa nostra" non si possono isolare da quelli del resto d'Europa; come dicono gli autori: "Forse mai il nostro continente è stato così unito e interdipendente come in quest'epoca afflitta da mancanza di strade e di mezzi di trasporto e di comunicazione". Indro Montanelli e Roberto Gervaso ci presentano i ritratti dei protagonisti nei quali cogliere i segni del costume, della civiltà e del suo evolvere: Attila, Alarico, Odoacre, Galla Placidia, Gregorio il Grande, Carlomagno e gli Ottoni, i Santi, i Padri e i riformatori della Chiesa. Il passaggio dall'Impero ai Comuni, la società feudale, il rapporto città-campagna, lo scontro tra la nobiltà guerriera legata alla terra e la nascente borghesia urbana. Prefazione di Sergio Romano.
Roberto Gervaso Libri
Roberto Gervaso è stato un giornalista, scrittore e aforista italiano. La sua produzione letteraria si è spesso addentrata nel commento politico e sociale, caratterizzata da un'acuta ironia e da profonde intuizioni sulla natura umana. Gervaso possedeva un'abilità unica nel dissezionare le complessità della vita moderna, offrendo ai lettori prospettive stimolanti e spesso provocatorie. Il suo lavoro testimonia la sua acuta osservazione e la sua distintiva voce letteraria.






L'Italia dei comuni
Il medio evo dal 1000 al 1250
Qualcosa non va
- 239pagine
- 9 ore di lettura
Appassionate
storie d'amore e di potere
Paolina Bonaparte, sorella del grande Napoleone, libertina e ribelle. Eloisa, travolta dalla passione per il maestro e filosofo Abelardo. Claretta Petacci, che morì per Mussolini facendogli scudo con il proprio corpo. Sono solo alcune delle quattordici donne, dominatrici o dominate, che Gervaso ritrae in questo libro, quattordici figure che hanno fatto la storia e, nel bene o nel male, sono assurte a simbolo del proprio tempo.



