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Roberto Tiraboschi

    Questo autore si addentra in profondi stati psicologici e complesse relazioni umane attraverso le sue opere teatrali e sceneggiature. Il suo percorso creativo è iniziato con un dramma pluripremiato, segnalando una profonda comprensione della forma teatrale. È passato alla sceneggiatura, collaborando con importanti registi italiani e affinando la sua distintiva voce narrativa. Nella sua prosa, si concentra su studi di personaggi incisivi e sull'esplorazione della vita interiore dei suoi personaggi, con i suoi romanzi che hanno ottenuto riconoscimenti per la loro profondità e forza narrativa.

    L'angelo del mare fangoso. Venetia 1119
    La Bottega Dello Speziale
    La pietra per gli occhi
    • 2018

      L'angelo del mare fangoso. Venetia 1119

      • 310pagine
      • 11 ore di lettura

      Venezia, 1119 d.C. Mentre la città è oppressa da uno dei più lunghi periodi di siccità della sua storia, tre donne si trovano coinvolte in una sconvolgente vicenda. Kallis, la schiava, sospettata di un delitto orribile, deve difendersi da un’accusa infamante. Abella, la prima donna medico di Venezia, è in preda a una passione insana. Magdalena, moglie di uno dei mercanti più ricchi della città, cerca di farsi strada nella chiusa nobiltà veneziana lottando col proprio terribile passato. Alle loro spalle si muove Turchillus, il monaco bianco, figura enigmatica e imprevedibile, arrivato su una galea proveniente da Alessandria d’Egitto, santo, visionario, mistico, uomo dalle molte facce che nessuno riesce a comprendere.Una saga che mescola fascino e mistero in una narrazione densa, profonda, avvincente, piena di colpi di scena. Con L’angelo del mare fangoso Roberto Tiraboschi conclude il primo atto della saga in tre volumi sulle origini medievali di Venezia iniziata con La pietra per gli occhi e La bottega dello speziale.

      L'angelo del mare fangoso. Venetia 1119
    • 2015

      La pietra per gli occhi

      Venetia 1106 d. c.

      • 282pagine
      • 10 ore di lettura

      Venezia, Anno Domini 1106. La città che conosciamo, ricca, potente, con i suoi maestosi palazzi e chiese, non è ancora nata: è solo un agglomerato di isolette di fango rubate alla laguna. Questo è il paesaggio che si presenta a Edgardo d'Arduino, giovane chierico amanuense dell'abbazia di Bobbio, quando arriva a Venezia. Una malattia l'ha colpito agli occhi, la vista vacilla, e per uno scriba dedito alla copiatura questo significa la fine di tutto. Edgardo ha avuto notizia che a Venezia, città di vetrai, conoscono un rimedio che guarisce gli occhi malati: una pietra per leggere, "lapides ad legendum", che permette di continuare a vedere. Edgardo comincia la sua ricerca disperata della pietra miracolosa e viene subito in contatto con il mondo dei fiolari, i vetrai di allora, molto numerosi e attivi. Ma è appena stato commesso un delitto atroce: un giovane garzone è stato trovato morto con gli occhi cavati; al loro posto uno schizzo di vetro trasparente... La ricostruzione attenta e storicamente attendibile di una Venezia medievale mai raccontata prima fa da sfondo a una storia d'amore e di riscatto, attraversata da delitti orribili, false amicizie, lotte di potere, cataclismi e sconvolgimenti naturali.

      La pietra per gli occhi