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Taiye Selasi

    Taiye Selasi approfondisce le complesse eredità della diaspora africana, esplorando temi di identità, migrazione e la ricerca di appartenenza. La sua scrittura, plasmata dalle sue esperienze globali, è riconosciuta per la sua acuta psicologia dei personaggi e le sue ricche ed evocative descrizioni. Selasi esamina intimamente gli scontri culturali e le ricerche personali di casa, offrendo ai lettori uno sguardo profondo sulla vita transnazionale moderna. Il suo lavoro invita alla riflessione su cosa significhi appartenere e come forgiamo le nostre identità in un mondo sempre più interconnesso.

    Anansi and the Golden Pot
    La bellezza delle cose fragili
    • Kweku Sai è morto all'alba, davanti al mare della sua casa in Ghana. Quella casa l'aveva disegnata lui stesso su un tovagliolino di carta, tanti anni prima: un rapido schizzo, poco più che un appunto, come quando si annota un sogno prima che svanisca. Il suo sogno era avere accanto a sé, ognuno in una stanza, i quattro figli e la moglie Fola. Una casa che fosse contenuta in una casa più grande - il Ghana, da cui era fuggito giovanissimo - e che, a sua volta, contenesse una casa più piccola, la sua famiglia. Ma quella mattina Kweku è lontano dai suoi figli e da Fola. Tra loro, adesso, ci sono «chilometri, oceani, fusi orari (e altri tipi di distanze più difficili da coprire, come il cuore spezzato, la rabbia, il dolore calcificato e domande che per troppo tempo nessuno ha fatto)». Perché il chirurgo più geniale di Boston, il ragazzo prodigio che da un villaggio africano era riuscito a scalare le più importanti università statunitensi, il padre premuroso e venerato, il marito fedele e innamorato, oggi muore lontano dalla sua famiglia? Lontano da Olu, il figlio maggiore, che ha seguito le orme del padre per vivere la vita che il genitore avrebbe dovuto vivere. Lontano dai gemelli, Taiwo e Kehinde, la cui miracolosa bellezza non riesce a nascondere le loro ferite. Lontano da Sadie, dalla sua inquietudine, dal suo sentimento di costante inadeguatezza. E lontano da Fola, la sua Fola. Ma le cose che sembrano più fragili, come i sogni, come certe famiglie, a volte sono quelle che si rivelano più resistenti, quelle che si scoprono più forti della Storia (delle sue guerre, delle sue ingiustizie) e del Tempo. L'esordio di Taiye Selasi è un romanzo su una famiglia contemporanea, un affresco potente e vertiginoso del mondo globalizzato (non a caso è stata proprio lei a coniare il termine, subito entrato nel linguaggio comune, di «afropolitan» per descrivere quei figli dell'immigrazione degli anni Sessanta e Settanta, brillanti, privi di complessi d'inferiorità, lontani da ogni stereotipo «etnico»), ma anche un'elegia, delicata, intima, sulla perdita e sulla bellezza.

      La bellezza delle cose fragili
    • "Allow me to introduce myself." But he needed no introduction. "Anansi the spider!" said Anansi the boy. "The tales were true!" "Traditional tales are always true," the spider answered, laughing. "Nothing lasts so long as truth, nor travels quite so far." Award-winning author of Ghana Must Go, Taiye Selasi, reimagines the story of Anansi, the much-loved trickster, for a new generation. Kweku has grown up hearing stories about the mischievous spider Anansi. He is given the nickname Anansi by his father because of his similarly cheeky ways. On a holiday to visit his beloved Grandma in Ghana, Anansi the spider and Anansi the boy meet, and discover a magical pot that can be filled with whatever they want. Anansi fills it again and again with his favourite red-red stew, and eats so much that he feels sick. Will he learn to share this wonderful gift? This charming retelling of a West African story teaches readers about the dangers of greed, and the importance of being kind. Tinuke Fagborun's colourful illustrations bring the magic and wonder of the tale to life.

      Anansi and the Golden Pot