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Enrico DeaglioOrdine dei libri
11 aprile 1947
Enrico Deaglio è un giornalista e scrittore italiano il cui lavoro si addentra frequentemente in profonde questioni sociali e politiche. Ha iniziato la sua carriera in medicina prima di passare al giornalismo, dove ha affinato le sue capacità nel giornalismo investigativo e nella documentazione di eventi sociali significativi. La sua scrittura è caratterizzata da una forte coscienza sociale e da una spinta a scoprire la verità, spesso concentrandosi sulla complessa storia italiana e sui suoi aspetti più oscuri. Deaglio porta la prospettiva di un reporter esperto nei suoi impegni letterari, senza timore di esplorare temi impegnativi e controversi.
Budapest, inverno del 1944. Sono i mesi in cui Adolf Eichmann e i nazisti ungheresi deportano e sterminano centinaia di migliaia di ebrei. Un commerciante padovano quarantenne, Giorgio Perlasca, si ritrova nel consolato spagnolo, riuscirà a salvare dalla morte cinquemila ebrei di Budapest, producendo salvacondotti falsi e organizzando rifugi.
Ma davvero è successo tutto questo? In un libro di novecento pagine, una cavalcata in quel vero romanzo che è stata l'Italia degli ultimi trent'anni. È come guardare un film sulla nostra vita, in cui gli avvenimenti sono raccontati mentre succedono. Si comincia con Aldo Moro nella prigione del popolo, nell'anno che ha cambiato tutto. E poi, l'ascesa della mafia, il rapporto stretto tra crimine e potere, la guerra e i segreti di Cosa Nostra, i morti e i soldi che li hanno accompagnati. I grandi condottieri dell'industria tra sogni e corruzione, la fine ingloriosa della Prima repubblica, l'ascesa della televisione e del suo magnate, il Nord conquistato dalla Lega, il nuovo potere del Vaticano, la rivalutazione del fascismo, la crisi e la deriva. La nostra storia in cinquecento storie: anno per anno, i protagonisti, i fatti, le parole, le vittime e i vincitori, le resistenze, la musica e le idee che hanno costruito il nostro paese. Un libro per ricordare quanto è successo e per scoprire che - molto spesso - le cose non erano andate proprio così.