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Michel Onfray

    1 gennaio 1959

    Michel Onfray è un filosofo francese i cui scritti celebrano l'edonismo, la ragione e l'ateismo. Affronta la filosofia con una prospettiva gerarchica ed elitaria, evitando deliberatamente la semplificazione eccessiva di idee complesse per il consumo popolare. Onfray si allinea alla tradizione dell'anarchismo individualista, che postula come forza trainante nella storia filosofica. Il suo lavoro intreccia la filosofia con la psicoanalisi, esaminando criticamente la religione come indifendibile.

    Décadence
    Im Namen der Freiheit
    A Hedonist Manifesto
    In Defence of Atheism
    Appetites for Thought
    Saggi: Filosofia del viaggio
    • 2010

      Saggi: Filosofia del viaggio

      Poetica della geografia

      • 114pagine
      • 4 ore di lettura

      Nell’era di internet, delle comunicazioni rapide, del turismo low cost, della più veloce tecnologia audio e video, quando il mondo, tutto il mondo, sembra a una manciata di minuti da noi, pronto a essere guardato, toccato e mangiato, giunge, inaspettata, una domanda. Esiste ancora il viaggio? E che cos’è il viaggio, chi è il viaggiatore? Ci ricordiamo da dove viene la voglia di aprire un atlante, l’eccitazione di puntare il dito su una qualunque regione del globo, la voce straniera che ci ingiunge di andare? Michel Onfray è qui con questo piccolo prezioso libro per aiutarci ad aprire nuovamente gli occhi e guardare alla scoperta, per mostrarci come sia possibile, senza aver programmato il come e il perché, chiudere uno zaino, girare la chiave nella toppa e voltare le spalle alla porta di casa per lasciare spazio ai sensi ritrovati che, soli, liberi da guide e manuali, ci condurranno a scoprire i colori dell’altrove e gli odori dell’ignoto. Per tornare, certamente: perché del viaggio fa parte anche il ritorno, non ricchi di cose ma ricchi di diversità, della diversità che dona un senso all’essere partiti.

      Saggi: Filosofia del viaggio