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Binyamin TammuzOrdine dei libri
11 luglio 1919 – 19 luglio 1989
Benjamin Tammuz è stato un narratore appassionato che ha esplorato le complessità della psiche umana e delle relazioni sociali nelle sue opere. La sua prosa era caratterizzata da acuta perspicacia e dalla capacità di cogliere le sottili sfumature dell'esperienza umana. La scrittura di Tammuz si è spesso addentrata nei temi dell'identità, della memoria e della ricerca di significato in un mondo in continua evoluzione. Il suo stile letterario è segnato da una profonda empatia, unita a un'arguta ironia, offrendo ai lettori narrazioni avvincenti e stimolanti.
Terra di profondi contrasti, Israele, anche in letteratura. I racconti qui presentati parlano di sentimenti forti: odio, guerra, sangue e violenza. Eppure non mancano l'amore per le proprie radici, le passioni cocenti, la sensualità.
Questa spy-story d’autore, pubblicata nel 1980 in Israele, fu salutata l’anno dopo da Graham Greene come il miglior romanzo tradotto dell’anno. È una storia affascinante e originale in cui un agente segreto israeliano s’innamora di una ragazza dalla bellezza mediterranea e misteriosa, e usa tutte le tecniche e i trucchi del suo mestiere per seguire, controllare, determinare la vita di lei senza mai rivelarsi. Una relazione morbosa, in cui lui attraverso pedinamenti, informazioni rubate, finanche un omicidio, costruisce negli anni un invadente controllo sulla ragazza. Lei, pur non avendolo mai visto e pur irritata dalle crudeli e bizzarre richieste dell’uomo, lo ama. Anche perché le lettere che lui ossessivamente e regolarmente le fa recapitare rivelano una personalità struggente e appassionata.