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La mia vita raccontata da Roald Dahl

Questa serie autobiografica offre uno sguardo vivido sugli anni formativi di un amato narratore. Racconta scappatelle d'infanzia, drammi scolastici e prime avventure con un'onestà incrollabile e un umorismo caratteristico. I lettori scopriranno un ricco arazzo di storie vere, esilaranti, commoventi e talvolta inquietanti. Queste narrazioni illuminano le esperienze che hanno plasmato una voce letteraria unica.

Boy
Going Solo
Folio junior: Moi, Boy

Ordine di lettura consigliato

  1. 1

    Folio junior: Moi, Boy

    Souvenirs d'enfance

    • 224pagine
    • 8 ore di lettura

    In Boy, Roald Dahl recounts his days as a child growing up in England. From his years as a prankster at boarding school to his envious position as a chocolate tester for Cadbury's, Roald Dahl's boyhood was as full of excitement and the unexpected as are his world-famous, best-selling books. Packed with anecdotes -- some funny, some painful, all interesting -- this is a book that's sure to please.

    Folio junior: Moi, Boy
  2. 2

    The second part of Roald Dahl's autobiography creates a world as bizarre and unnerving as any one will find in his fiction. An evocation of his wartime exploits, it tells of African safaris and deadly snakes; of fighter planes and air battles with the enemy during World War II.

    Going Solo

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  • Boy

    • 196pagine
    • 7 ore di lettura

    Dahl fu un bambino buono, attaccatissimo alla sua mamma, cui scrisse una lettera alla settimana. Fu un bambino ingenuo e credulone, sia quando gli raccontarono che la liquirizia era fatta di sangue di topo pressato che quando gli dissero che ci si poteva ammalare di appendicite inghiottendo un pelo di spazzolino da denti. L'unico dispetto lo fece alle spalle di un'orrenda venditrice di dolci, una specie di Sporcella: le mise un topo morto in un barattolo di caramelle e per questo venne picchiato la prima volta. I ricordi d'infanzia di Dahl sono costellati da continue frustate e da terribili prepotenze sui bambini da parte degli adulti. No, Dahl non ha avuto bisogno d'inventare i giganti crudeli, né la Spezzindue, né la nonna maligna della Magica Medicina, che è mite se confrontata alla sadica venditrice di dolci. Dahl ci avverte di non credere ai cattivi delle fiabe, e ci fornisce i mezzi per smascherare i cattivi della vita.

    Boy