Più di un milione di libri, a un clic di distanza!
Bookbot

Viktor Emil Frankl

  • Gabriel Lion
26 marzo 1905 – 2 settembre 1997

Viktor Emil Frankl, neurologo e psichiatra, è stato un sopravvissuto all'Olocausto che ha fondato la logoterapia, una forma di analisi esistenziale. La sua opera fondamentale, nata dalle sue strazianti esperienze, descrive un approccio psicoterapeutico incentrato sulla scoperta del significato in ogni circostanza, anche nelle più terribili. Questa ricerca di scopo, sosteneva, fornisce la ragione essenziale per continuare a vivere. Frankl è una figura di spicco nello sviluppo della terapia esistenziale.

Viktor Emil Frankl
Ciò che non è scritto nei miei libri
La sofferenza di una vita senza senso
Logoterapia e analisi esistenziale
Ricerca di Dio e domanda di senso
Homo patiens
Uno psicologo nei lager
  • 2011

    L'opera di Viktor Frankl affronta in maniera affascinante e profondamente umana il tema della libertà in stretto collegamento con la realtà tragica, ma pur sempre intimamente vissuta, della sofferenza. Una sofferenza autentica, però, è sempre "per amore di" qualcuno. Ed ecco il passaggio, dopo l'esame critico di varie scuole psicologiche e sociologiche, a Dio come interlocutore silenzioso ma presente, muto ma attivo, dell'uomo che, non fermandosi al contingente, al limitato, al condizionato, si proietta fondamentalmente al di là di se stesso, con un atteggiamento "autotrascendente" che gli consente di superare il facile rischio dell'antropocentrismo narcisistico e infantile.

    Homo patiens
  • 1999

    Uno psicologo nei lager

    • 160pagine
    • 6 ore di lettura

    Solo i «consumatori» della cultura — scrisse Gabriel Marcel nella prefazione all'edizione francese — potrebbero scambiare questo libro per un'ulteriore e ormai tardiva testimonianza sui campi di concentramento. C'è molto di più: avendo vissuto personalmente l'estrema abiezione dei Lager, l'autore insegna che se vivere è sofferenza, sopravvivere è trovare il senso di questa sofferenza. È questa l'esperienza che lo condusse alla scoperta della logoterapia, il trattamento psicoterapeutico che l'ha reso famoso in tutto il mondo. Frankl, credente e ottimista, che a sedici anni interessò Freud, il quale ne pubblicò un saggio sul Giornale internazionale di psicanalisi, con olfatto sano annusa il senso della vita anche là dove lo si nega, e invita a vincere nell'oggi, insieme con il relativismo ideologico assolutista, che è stato il «male del secolo XX», ogni cieco determinismo scientifico-naturale, difendendo la libertà umana in una splendida fenomenologia dell'amore. Di una felicità narrativa quasi insospettabile in uno psichiatra, il libro è stato tradotto in tutto il mondo (oltre 10 milioni di copie vendute) ed è stato dichiarato per quattro volte libro dell'anno dalle università degli Stati Uniti.

    Uno psicologo nei lager