L'imperativo dei nostri tempi, nella vita pubblica come sul lavoro o nella quotidianità più ordinaria, sembra essere quello dell’autenticità. Eppure, come ci mostra Adam Soboczynski in questo testo brillante e provocatorio, in realtà la nostra vita è sempre più governata dalla dissimulazione, dalla capacità di non dire il vero o di nasconderlo a nostro vantaggio. Che si tratti di una donna innamorata da respingere con delicatezza, di un colloquio d’assunzione in cui si è interpellati sulle proprie debolezze o di un rapporto non proprio innocente tra un professore e una sua collega, a farla da padrona è sempre la finzione, il mascheramento delle nostre vere passioni e intenzioni. L’arte di non dire la verità richiede arguzia ed è senz’altro difficile da padroneggiare. Ma non impossibile da apprendere: Soboczynski ce ne offre dovizia d’esempi.
Adam Soboczynski Ordine dei libri
1 gennaio 1975
Adam Soboczyński, nato in Polonia, si è trasferito con la sua famiglia in Germania. Dopo gli studi e un dottorato in scienze letterarie, è diventato uno scrittore per il rinomato settimanale tedesco Die Zeit. Le sue opere sono state elogiate per la loro profondità e il loro approccio analitico alla letteratura, spesso concentrandosi su temi culturali e riflessioni personali.






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