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Karen Blixen

    17 aprile 1885 – 7 settembre 1962

    Karen Blixen è stata una narratrice nel senso tradizionale e orale del termine. La sua opera fonde sapientemente elementi soprannaturali, estetismo e sfumature erotiche con una visione aristocratica del mondo. Attingendo a una ricca trama di fonti, tra cui la Bibbia, Le mille e una notte, Omero e le saghe islandesi, ha creato narrazioni che esplorano le profondità dell'esperienza umana. La sua voce unica e la sua arte letteraria continuano ad affascinare i lettori, offrendo una prospettiva senza tempo sulla narrazione e sulla vita.

    Karen Blixen
    Il matrimonio moderno
    Universale Economica Feltrinelli: La mia Africa
    I vendicatori angelici
    Capricci del destino
    La mia Africa
    Racconti d'inverno
    • 2015

      'Out of Africa' is Isak Dinesen's memoir of her years in Africa, from 1914 to 1931, on a four-thousand-acre coffee plantation in the hills near Nairobi. She had come to Kenya from Denmark with her husband, and when they separated she stayed on to manage the farm by herself, visited frequently by her lover, the big-game hunter Denys Finch-Hatton, for whom she would make up stories "like Scheherazade." In Africa, "I learned how to tell tales," she recalled many years later. "The natives have an ear still. I told stories constantly to them, all kinds." Her account of her African adventures, written after she had lost her beloved farm and returned to Denmark, is that of a master storyteller, a woman whom John Updike called "one of the most picturesque and flamboyant literary personalities of the century." Isak Dinesen (1885-1962_ was born Karen Christence Dinesen in Rungsted, Denmark. She wrote poems, plays, and stories from an early age, including 'Seven Gothic Tales', 'Winter's Tales', 'Last Tales', 'Anecdotes of Destiny', 'Shadows on the Grass' and 'Ebrengard'. 'Out of Africa' is considered her masterpiece.

      Universale Economica Feltrinelli: La mia Africa
    • 2008
    • 2003

      "Capricci del destino", l'ultimo libro pubblicato in vita da Karen Blixen, contiene cinque fra i suoi racconti più significativi. Queste storie ambientate in luoghi diversi (dalla Persia alla Norvegia, alla Cina, alla Danimarca) e tuttavia parallele in quanto costituiscono delle variazioni sul tema del contrasto tra mondo immaginario e mondo reale, tra le umane fantasie e le convenzioni dell'agire quotidiano, appartengono a quella particolarissima sfera in cui l'arte diventa più reale della realtà stessa. Tra gli straordinari personaggi dei racconti, ricordiamo la figura femminile al centro di "Il pranzo di Babette", la cuoca comunarda che, al crollo dei suoi ideali rivoluzionari, è costretta a sacrificare tutto e a vivere esule (lei, "grande artista") a contatto con un mondo grigio e frugale. Ma il potere visionario di Babette trionfa, paradossalmente e orgogliosamente, sulle miserie della quotidianità.

      Capricci del destino
    • 2002
    • 1993
    • 1987
    • 1986
    • 1966

      La mia Africa

      • 300pagine
      • 11 ore di lettura

      Vissuta fino al 1931 in una fattoria dentro una piantagione di caffè sugli altipiani del Ngong, Karen Blixen ha descritto con una limpidezza senza pari il suo rapporto d'amore con l'Africa. Sovranamente digiuna di politica, ci ha dato il ritratto forse più bello del continente nero, della sua natura, dei suoi colori, dei suoi abitanti. I Kikuyu che nulla più può stupire, i fieri e appassionati Somali del deserto, i Masai che guardano, dalla loro riserva di prigionieri in cui sono condannati a estinguersi, l'avanzata di una civiltà "che nel profondo del loro cuore odiano più di qualsiasi cosa al mondo". Uomini, alberi, animali si compongono nelle pagine della Blixen in arabeschi non evasivi, in una fitta trama di descrizioni e sensazioni che, oltre il loro valore documentario, rimandano alla saggezza favolosa di questa grande scrittrice, influenzando in modo determinante i contenuti della sua arte: "I bianchi cercano in tutti i modi di proteggersi dall'ignoto e dagli assalti del fato; l'indigeno, invece, considera il destino un amico, perché è nelle sue mani da sempre; per lui, in un certo senso, è la sua casa, l'oscurità familiare della capanna, il solco profondo delle sue radici". [Fonte: https://www.amazon.it/mia-Africa-Karen-Blixen/dp/8807886391].

      La mia Africa