Arthur Schopenhauer Libri







Parerga e paralipomena
- 917pagine
- 33 ore di lettura
«Nelle intenzioni dell’autore, i Parerga dovevano servire di rifinitura al sistema del Mondo come volontà e rappresentazione, ne chiarivano gli sviluppi con un’esperienza arricchita, e commentavano in estensione, con una trattazione disunita, l’invadenza razionale esauriente di quella visione del mondo. L’opera invece fu afferrata per se stessa, fu una scoperta, perché in essa per la prima volta un grande pensatore riusciva a comunicarsi, e soltanto in seguito divenne un’introduzione alla più ardua costruzione, compressa, del Mondo. Anche ora, dopo un secolo, ritroviamo nei Parerga qualcosa di essenziale, che il Mondo non dà, e accostiamo le due opere come complementari, in ogni caso come le più importanti del filosofo» (Giorgio Colli). «Il fondamento e il terreno su cui si fondano le nostre nozioni e scienze è l’inspiegabile. Perciò ad esso riconduce ogni spiegazione, mediante un numero maggiore o minore di membri intermedi: allo stesso modo sul mare lo scandaglio tocca il fondo ora a maggiore ora a minore profondità, ma alla fine deve raggiungerlo, ovunque. Questo inspiegabile riguarda la metafisica» (Arthur Schopenhauer).
A pochi pensatori si addice come a Schopenhauer l'appellativo di "inattuale", se è vero che il nostro tempo è segnato piú che da ogni altra cosa dalla volontà di dominio e dalla moltiplicazione spesso fittizia e sempre ansiogena dei bisogni. Il mondo come volontà e rappresentazione - capolavoro indiscusso di Schopenhauer - ci dice che il mondo che abitiamo e al quale ci appoggiamo quando vogliamo restare, come si dice, con i piedi per terra, altro non è che la superficie onirica di un magma che si agita nel sottosuolo, il rendersi visibile di un'anima sotterranea - la volontà - che ci destina alla sofferenza e alla morte. È possibile sottrarsi a questo destino e redimere il mondo e l'esistenza dalla dipendenza dalla volontà di vivere? Ecco la domanda che fa da filo conduttore a quest'opera capitale, che ha influito in modo determinante sulla cultura contemporanea (dalla filosofia alla psicoanalisi, dalla letteratura alla musica) disegnando una nuova geografia dell'essere che consenta a ciascuno di vivere pienamente il proprio presente
Schopenhauer è il migliore disinfettante per lo spirito appestato dalle ideologie e dalle giaculatorie dell'ottimismo costituito.È anche un grande guastafeste; e si capisce facilmente perché i doganieri della nostra cultura ufficiale, a cominciare da Benedetto Croce, non lo lasciassero passare. Ma è impossibile impedire il corso della verità, che prima o poi finisce sempre per travolgere le imposture. E questo è proprio il caso della filosofia di Schopenhauer, che ora, anche in Italia, costituisce un punto di riferimento per gli animi smarriti. Per giunta il grande filosofo, che osserva con distacco le miserie di questo mondo, ride e fa ridere, nobilita e diverte nello stesso tempo. Chi legge questi colloqui, presentati per la prima volta al lettore italiano, avrà modo di ricredersi sulla figura del grande filosofo.
Contro l'ottimismo delle filosofie ideologiche liberali, in questo saggio Schopenhauer sottopone a una critica distruttiva ogni credenza nella libertà dell'individuo, riconsucendo la stessa nozione di libertà all'impulso cieco che produce e domina ogni esistenza.
Il segreto della felicità umana nelle pagine aspre e profonde del grande filosofo tedesco che ebbe il coraggio di affermare che per vivere felici è più importante ciò che si è di ciò che si ha.
La Quadruplice radice, “teoria sintetica dell'intera facoltà conoscitiva”, e non solo la struttura su cui si fonda il sistema di Schopenhauer, come dice l'autore stesso, ma anche un'introduzione ideale allo studio della filosofia. Tesi di laurea rifatta in vecchiaia, questa opera prima e ultima di Schopenhauer ha una compattezza, un'unità e un'armonia che sono difficili da trovare in un'altra. Secondo Giorgio Colli, grande appassionato del filosofo tedesco, la sua esposizione “è profonda, rigorosa, limpida, spiritosa, varia, brillante”; lo stile “non solo è raffinato e ampio, equilibrato e concreto, ma riscalda, consola nella solitudine, è intimo, premurosoverso chi vuol capire”; e l'intelletto “è lucido, i concetti si riannodano sempre all'intuizione, la ragione è sana. Le stesse parole hanno ogni volta lo stesso significato, le definizioni sono chiare, ilragionamento persuasivo. E la coerenza è la perla dell'edificio”.
Saggio sulla visione degli spiriti
- 100pagine
- 4 ore di lettura
La possibilità di comunicare con gli spiriti dei defunti, le loro apparizioni, vere o presunte, hanno sempre colpito e affascinato l’immaginazione degli uomini: qualora le loro manifestazioni fossero vere e credibili, solleverebbero un lembo del velo del mistero che circonda sia il nostro destino terreno che la nostra condizione dopo la morte. In questo breve e suggestivo saggio Arthur Schopenhauer sviscera a fondo l’argomento ed espone le sue teorie in proposito con la profondità e insieme la chiarezza espositiva e l’eleganza dello stile per le quali è famoso. La fusione di razionalità moderna e di profondo rispetto per il mistero rendono questo saggio un gioiello prezioso e unico nella storia del pensiero occidentale. «Magnetismo animale, cure per simpatia, magia, seconda vista, sognare il vero, visioni di spiriti e visioni d’ogni genere sono fenomeni affini, rami di uno stesso albero, e indicano in modo sicuro e imprescindibile un nesso fra gli esseri fondato su un ordine delle cose totalmente differente da quello costituito dalla natura, la quale si basa sulle leggi dello spazio, del tempo e della causalità.»
