R. L. Stine Ordine dei libri

I ragazzi del Popolo della Notte sono ancora vivi. Dopo gli scherzi crudeli e i delitti spietati che hanno sconvolto le loro vite, tutto sembra tornato alla normalità. Ora cercano solo di dimenticare, ritrovandosi come sempre al Nights, il locale notturno in cui trascorrono notti di pura trasgressione. Fu lo spirito maledetto di Angelica Fear a scatenare l'orrore. Ora è stata sconfitta una volta per tutte. Arsa in un rogo, come una strega. Ma le fiamme non hanno placato la sua sete di sangue, e i ragazzi lo sanno. Nessuno ha dimenticato quell'urlo, quel gemito straziato che echeggiava nella notte e lacerava le fiamme... IL MALE VIVE ANCORA!

MI FERMAII DAVANTI ALL'ARMADIO E APRII LE ANTE. Vidi due occhi gialli che mi guardavano. Poi sentii un urlo stridulo e rabbioso e vidi due zampe che si alzavano. Prima che potessi muovermi, il gatto si lanciò dalla mensola più alta e mi piombò sulla faccia. Sentii gli artigli che affondavano nelle mie spalle e lanciai un urlo.

STAVO GUARDANDO LE IRIDI LUCCICANTI DI UN CENTINAIO DI CRANI MUMMIFICATI! Un ammasso di teste rimpicciolite... Teste su teste. Occhi su occhi. Teste grandi quanto pugni, con le bocche contratte in smorfie sdentate o in ghigni terrificanti. Teste su teste... teste scure e rugose. Erano spaventose, nella luce dorata emanata dai loro occhi.

VIDI... UN FANTASMA. Il fantasma di un uomo. Un uomo grande e grosso, vestito con una vestaglia morbida. Era grigio dalla testa ai piedi. Nemmeno una sfumatura di colore. Capelli grigi, occhi grigi, pelle grigia, vestaglia grigia. Grandi piedi nudi, grigi, battevano con forza sul pavimento della stanza. TUD... TUD... Restai paralizzato dietro il divano, sbalordito da quella visione.

QUI NON ABITA NESSUN FANTASMA... Eravamo alla meta di giugno, eppure il cortile era ricoperto da un soffice tappeto di foglie morte che si sbriciolavano sotto i piedi, man mano che risalivamo il viale che conduceva alla casa, con uno scricchiolio che non esiterei a definire sinistro...

QUELL'ORRENDA PELLE RUGOSA E PIENA DI CROSTE SI ERA FUSA CON LA MIA FACCIA. Era diventata la mia pelle! Proprio così. L'orripilante maschera verdognola era diventata il mio volto! Avevo assunto l'aspetto di un vecchiaccio terrificante, coperto di ragni. E per giunta avevo anche la sensazione di avere un corpo decrepito e strano quanto la faccia! Mi sentii stringere la gola per il terrore.