In un paese di montagna, nell'autunno del 1944, una bambina viene portata di nascosto a casa di Caterina, la moglie di Sandokan, il capo della banda partigiana che opera su in montagna. È cieca, con occhi inquietanti. Si chiama Giuditta, ed è scampata alla deportazione di tutta la sua famiglia. Giuditta è strana: è in grado di andare in giro per i sentieri della montagna come se ci vedesse, conosce tutte le erbe e i rimedi come le fattucchiere e parla con gli animali. Un giorno scopre l’Orecchio del Diavolo, un posto misterioso e maledetto dove si trova un muro alto e concavo, con al centro un sedile. Seduta lì, Giuditta sente le voci che arrivano dal fondovalle. Così, ogni giorno, torna all’Orecchio del Diavolo. ascolta le voci e i rumori, e riesce ad avvertire in anticipo i partigiani quando i tedeschi si mettono in moto. Per la vigilia di Natale Sandokan e otto dei suoi tornano in paese. Ma quando all’uscita dalla messa, passata la mezzanotte, sono circondati dai tedeschi è chiaro che qualcuno ha fatto la spia e li ha venduti. Giuditta allora sale all’Orecchio del Diavolo e resta lassù in ascolto, giorno e notte, per scoprire chi è il traditore...
Francesco D. Adamo Ordine dei libri
Francesco D'Adamo è rinomato per il suo contributo alla narrativa noir italiana per adulti. Ha iniziato a scrivere per giovani adulti nel 1999, ottenendo un notevole successo internazionale. I suoi romanzi per lettori più giovani approfondiscono complesse questioni sociali, spesso infusi di un senso di giustizia e speranza all'interno di narrazioni avvincenti. Lo stile distintivo di D'Adamo offre una prospettiva acuta sulla natura umana e sul mondo.





- 2022
- 2019
Antigone sta nell'ultimo banco
- 144pagine
- 6 ore di lettura
- 2018
Il muro
- 157pagine
- 6 ore di lettura
Sei pronto a guardare al di là del muro e superare le tue paure?Esiste un Muro, una barriera così alta che è impossibile vederne la cima. Un Muro che cresce, allungandosi di giorno in giorno. Un muro di pregiudizi, bugie e parole non dette. Non si sa bene che cosa ci sia dall’altra parte. In tanti hanno provato a oltrepassarlo, nessuno è mai tornato per raccontarlo. A Márquez, invece, non è mai interessato scoprire cosa c’è oltre il lui ha un cavallo, un fucile e tutta la libertà che può desiderare. Ma la mattina in cui conosce Teresa le cose cambiano. Perché Teresa ha due grandi occhi neri a cui è difficile resistere. E le idee chiare. Vuole andare Di Là e salvare sua sorella, che è partita mesi prima sul Tren de la muerte e non ha più fatto sapere nulla di sé. Insieme a Teresa c’è Pato. Pure lui non ha dubbi, anche se ha solo sei è praticamente certo che dall’altra parte del Muro ci sia Batman, l’eroe di Gotham City, e vuole trovarlo per chiedergli di salvare il suo villaggio. Infine c’è Coyote, che si unisce al gruppo per trovare qualcosa per cui valga la pena di la sua compagna, i suoi cuccioli, la vita. Comincia così un viaggio che porterà Teresa, Márquez e i loro improbabili compagni a scoprire il valore dell’amicizia e della libertà. Dalla penna dell’autore bestseller di Storia di Iqbal, un romanzo estremamente attuale, una metafora sul mondo di oggi e sulla paura dell’ perché quando la paura cresce può diventare una barriera invalicabile.«Una storia di solidarietà e di amicizia. Un'allegoria del mondo di oggi e della paura dell'altro che, quando cresce, può diventare un ostacolo insormontabile» - Gabriela Lotto, Corriere della Sera
- 2011
Der 15-jährige Ismael lebt in einer Fischersfamilie an der Küste Nordafrikas. Das Meer ist Teil seines Lebens, seiner Existenz und das Symbol seiner Zugehörigkeit zu seinem Land und seinem Volk. Doch schlagartig wird sein Leben auf den Kopf gestellt und er muss weg aus Afrika, über das Meer in Richtung Europa. Eine Reise ins Ungewisse in einem winzigen Kahn, den Launen der See ausgeliefert. Er macht sich auf die Suche nach dem Glück, nach einer neuen Heimat -
- 2001
Storia di Iqbal
- 155pagine
- 6 ore di lettura
La storia vera di Iqbal Masih, il ragazzo pakistano di 12 anni diventato in tutto il mondo il simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Ceduto dalla sua famiglia di contadini ridotti in miseria, in cambio del prestito di 26 dollari, costretto a lavorare in una tessitura di tappeti dall'alba al tramonto, incatenato al telaio, in condizioni disumane, come milioni di altri bambini poveri del mondo, Iqbal troverà la forza di ribellarsi, di far arrestare il suo padrone, di denunciare la "mafia dei tappeti", contribuendo alla liberazione di centinaia di altri piccoli schiavi. Un romanzo di denuncia, commosso e indignato, sul valore della libertà e della memoria che, a tutti i costi, va salvata, perché senza memoria non c'è speranza nel futuro.