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Sergej Machonin

    Sergej Machonin
    Dny a noci
    Příběh se závorkami (alternativy)
    The notebook
    V podzemí Třetí říše
    Motýlek 2
    I racconti della Kolyma
    • Con quale facilità L’uomo si dimentica Di essere uomo Kolyma, fiume che per più di duemila chilometri scorre nell'estremo Nord‑est siberiano, tra il Mare d'Ochotsk e quello della Siberia orientale. Qui le grandi «fiumane» del Terrore staliniano portano milioni di deportati; sono loro a costruire città, villaggi, strade, porti, a disboscare la taiga; un esercito di schiavi che crea dal nulla la più grande regione aurifero‑mineraria dell'intera URSS, tra gli anni Trenta e Quaranta. I Racconti di Kolyma, tragica testimonianza sui gulag sovietici, su "quello che nessun uomo dovrebbe vedere né sapere". Alla Kolyma, Varlam Salamov visse confinato dal 1937 al 1953. L'anno successivo, subito dopo il ritorno a Mosca, tassello dopo tassello Salamov cominciò a comporre il suo monumentale mosaico contro l'oblio, il suo poema dantesco sulla vita e sulla morte, sulla forza del male e del tempo. La Kolyma è una desolata regione di paludi e di ghiacci all'estremo limite nord-orientale della Siberia. L'estate dura poco più di un mese; il resto è inverno, caligine grigia, gelo che può scendere anche a sessanta gradi sotto zero. Lì, dalla fine degli anni Venti, alcuni milioni di persone sono state deportate e sfruttate a fini produttivi e di colonizzazione della regione. Salamov arrivò alla Kolyma nel 1937, dopo essere già stato rinchiuso in un lager degli Urali fra il 1929 e il 1931 a causa della sua opposizione a Stalin. E alla Kolyma rimase fino al 1953. L'anno successivo, subito dopo il ritorno a Mosca, tassello dopo tassello Salamov cominciò a comporre il suo monumentale mosaico contro l'oblio, il suo poema dantesco sulla vita e sulla morte, sulla forza del male e del tempo. "Il lager è una scuola negativa per chiunque, dal primo all'ultimo giorno. L'uomo non deve vederlo. Ma se lo vede, deve dire la verità, per quanto terribile sia. Per parte mia, ho deciso che dedicherò tutto il resto della mia vita proprio a questa verità", così scriveva Salamov a Solzenicyn nel novembre del 1962. In questa discesa negli abissi della memoria i ricordi si snodano come una partitura musicale. L'avvio è graduale, i temi si delineano in parallelo per poi intrecciarsi e sovrapporsi: l'arrivo nei campi, la casistica dei vari tipi di carcerieri, i luoghi e le condizioni del lavoro forzato, la natura ostile e cosi carica di significati simbolici, i compagni di pena.

      I racconti della Kolyma
    • Charriérův Motýlek vyšel v Paříži v roce 1969 a rázem se stal literární senzací. Jistě potěší zejména novou generaci čtenářů, neboť je to nejen slavný bestseller, ale především výborné počtení. Francouz Henri Charrière strávil dvanáct let v trestanecké kolonii na Ďábelských ostrovech ve Francouzské Guayaně. Dvacet let po svém úspěšném útěku sedl a napsal o svém životě knihu. O obvinění z vraždy, kterou nespáchal, o odsouzení k doživotí, o deportaci do tropického pekla, kde se ocitl roku 1931, o dvou letech strávených na samotce, o příteli roztrhaném žraloky při pokusu o útěk, o sedmi dalších nezdařených pokusech i o tom posledním, úspěšném, kterým se ve 40. letech dopravil do úkrytu ve Venezuele...... celý text

      Motýlek 2
    • The notebook

      • 167pagine
      • 6 ore di lettura

      Sent to a remote village for the duration of the war, two children devise physical and mental exercises to render themselves invulnerable to pain and sentiment. They steal, kill, blackmail and survive; others - the cobbler, the harelipped girl who craves love, the children's parents - are sucked into war's brutal maelstrom.

      The notebook
    • Mimořádně osobitá, vyzývavá, myšlenkově vyhraněná próza, osobní příběh Sergeje Machonina (1918–1995), kritika a překladatele. Kniha je rozdělena do tří dílů (Prostějov, Velké a malé dějiny, Záznamy), z nichž každý je ještě členěn do menších úseků. Nejrozsáhlejší je díl první, věnovaný mladým létům v hanácké metropoli, v němž autor zálibně kreslí rodinné prostředí, dobovou atmosféru a životní styl probudilého malého města. Druhý díl zabírá hledání příčin, pro které autor uvěřil v možnost uskutečnění snu o spravedlivější společnosti. Vše je soustředěno k nesentimentálnímu popisu onoho procesu, jímž se zralý muž prodíral ze svých iluzí k vnímání světa už „jiným“ rozumem a „jinýma“ očima. Třetí díl je souborem dopisů, deníkových zápisků a publicistických článků, vztahujících se k době pochartovní a polistopadové...

      Příběh se závorkami (alternativy)
    • Mohutná válečná epopej bojů o Stalingrad. Kniha vznikala bezprostředně po dlouhé a vysilující bitvě o Stalingrad, v letech 1943 - 1944, a v roce 1948, kdy vyšel tento svazek, dosáhla v ČSR již pěti vydání. Vyšlo v edici Boje, sv. 5.

      Dny a noci
    • The Ogre

      • 384pagine
      • 14 ore di lettura

      Exploring themes of innocence, perversion, and obsession, the narrative follows Abel Tiffauges as he transforms from a submissive schoolboy to an "ogre" within the Nazi regime at Kaltenborn. This gripping tale delves into the unsettling depths of fascism, offering a harrowing yet captivating perspective. As Abel confronts his mystic fate amid the crumbling Third Reich, the story maintains a spellbinding intensity that resonates with readers, making it a significant literary achievement recognized by the Prix Goncourt.

      The Ogre
    • Estasi di libertà

      • 400pagine
      • 14 ore di lettura

      Estate 1926. Christine Hoflehner è una giovane poverissima postina in un piccolo borgo austriaco. Un giorno riceve un telegramma e viene invitata da una zia che era sparita in un bellissimo hotel a Pontresina. Scopre improvvisamente un mondo felice e lontanissimo dalla sua misera esistenza, ma le invidie che suscita per la sua grazia rendono il ritorno al paesino inevitabile, così come la conseguente depressione. Christine inizia allora a frequentare Vienna, dove conosce Ferdinand, che come lei ha perso la sua gioventù in guerra. Insieme programmano un suicidio, che però non avverrà. Ferdinand le propone di fare una rapina alla posta e poi di scappare e vivere per sempre insieme. Il romanzo finisce con un sì. Finora inedito, iniziato da Zweig nel 1931 e finito durante l’esilio a Londra per sfuggire ai nazisti tra il 1934 e il 1938, è il romanzo che si credeva perduto del grande scrittore austriaco, pubblicato in Germania e in Francia nel 1982 e finalmente proposto anche in Italia.

      Estasi di libertà
    • Quando, nel 1962, apparve sulla rivista "Novyi Mir" questo romanzo, tra i più noti e discussi di Solzenicyn, fu chiaro che qualcosa di completamente nuovo stava accadendo nella letteratura sovietica: per la prima volta, infatti, si osava descrivere la realtà dei campi di concentramento stalinisti, sebbene, come ebbe a dire Tvardòvskij, il racconto evitasse volutamente "di porre in risalto quelle aperte violazioni alla legalità sovietica che si esprimono in orrende crudeltà e arbitrii". Con questa narrazione piana, precisa, puntigliosa, priva di astio di "una delle giornate più ordinarie della vita del campo, dalla sveglia alla ritirata", Solzenicyn ci ha consegnato il racconto di un incubo che ha assunto il valore storico e letterario di una liberazione. E accanto al dubbio, al sospetto, alla tensione diffusa che avevano avvelenato la vita dei sovietici negli anni Trenta, ci sono qui il paesaggio, la lingua e l'anima della Russia che pervadono la ricerca espressiva del grande scrittore.

      Una giornata di Ivan Denisovič