Franz Herre Libri







In pieno XIX secolo, Ludwig avrebbe voluto essere Parsifal o Luigi XIV; il costituzionalismo e la democrazia non avevano senso per lui; aborriva la Prussia e il suo militarismo, e dopo la proclamazione del Reich rinunciò anche a lottare con i suoi ministri e con l'onnipotente burocrazia. Ludwig fu segnato fin dalla nascita da un'assoluta eccezionalità, sempre in bilico fra kitsch e tragedia, fra sogno e realtà, fra sincerità e finzione; una figura che può affascinare e respingere allo stesso tempo. Forse Ludwig era pazzo, certamente era scomodo, e non per nulla la tradizione popolare attribuisce la sua misteriosa morte nel lago ad assassini senza nome.
Traduzione di Anna Martini Lichtner . 8vo pp. 442 Rilegato, sovracoperta (hard cover, dust jacket) Ottimo (Fine)
Con Maria Teresa si aprì nel Nord del nostro paese un'età dell'oro che durò almeno un secolo e vide enormi progressi in campo economico e sociale. E grandissima è rimasta la sua figura nella storia degli altri popoli che governò come erede degli Asburgo. Franz Herre, autore di biografie storiche di grande successo, delinea il complesso ritratto di una sovrana che amava definirsi la madre dei suoi sudditi ma che fu soprattutto una monarca di grande acume politico, legata ai valori della tradizione e al tempo stesso illuminata nelle riforme.
Nel novembre 1918, all'indomani di una disfatta senza precedenti per il suo popolo, Guglielmo II abdicava e si avviava all'esilio olandese uscendo così per sempre dalla scena politica mondiale. Nei trent'anni del suo regno, il Reich tedesco era diventato la prima nazione industriale dell'Europa e una potenza coloniale, ma era ancora rimasto ancorato a un arcaico sistema di potere militare e aristocratico che doveva preparare il terreno per la dittatura di Hitler e gli orrori della seconda guerra mondiale. Il Kaiser fu, a suo modo, un personaggio popolare, capace di incarnare una fase storica importante per il suo popolo e per il mondo.
Eugenio di Savoia è stato uno dei massimi strateghi di tutti i tempi. Ha sconfitto i turchi in Oriente e ha tenuto testa agli eserciti di Luigi XIV in Occidente. Grazie alle sue imprese, gli Asburgo hanno consolidato il loro ruolo di superpotenza e Casa Savoia ha potuto iniziare il percorso che l'avrebbe portata, 150 anni più tardi, all'unificazione italiana.Franz Herre disegna un memorabile ritratto di questo «imperatore segreto» alla corte di Vienna, ricostruendone la carriera e il carattere. Uomo di indiscutibile intelligenza, accorto e riservato, fu anche un protettore delle arti e della cultura. Fu lui a far costruire, per esempio, lo splendido castello del Belvedere che ancor oggi possiamo ammirare nella capitale austriaca.Soprattutto Herre è abile nel far risaltare le sue motivazioni politiche e diplomatiche: così, al di là del grande guerriero, emerge l'artefice dell'equilibrio tra grandi potenze che segnò la successiva storia dell'Europa.
Schönbrunn, 18. srpna 1830: Habsburský trůn má následníka. Novorozeně, František Josef Karel, se stává symbolem budoucnosti rakouského císařství. Nikdo netuší, že tento muž bude vládnout 68 let a jeho vláda přinese zánik starého Rakouska. Dne 2. prosince 1848 se František Josef stává císařem a jeho vzhled, zdravá tvář a odvážná povaha vzbuzují naděje na nový začátek Habsburků. Vnímán jako důstojný a přístupný vládce, plní své povinnosti s přesností a svědomitostí. Jaký však byl ve skutečnosti? Jakou roli sehrál při rozpadu habsburské říše? Jeho život je obestřen nostalgií a mýty, které rakouský historik v biografii vyvrací. S důkladnou znalostí pramenů a odstupem od legendy vytváří plastický obraz muže, který čelil mnoha výzvám. Strhující životopis přináší pohled na symbol Rakouska, určený čtenářům zajímajícím se o historii a příčiny rozpadu mnohonárodní říše. Kniha zkoumá protiklady rakouského patriarchálního absolutismu a upevňujícího se centralismu v 19. století, spojuje obraz panovníka s jeho soukromým životem a reflektuje boje o konstituci, vznik národních států a zrod občanské společnosti ve středoevropském prostoru.
Life at the court of Louis XVI and Marie Antoinette has long captivated readers, drawn by accounts of the intrigues and pageantry that came to such a sudden and unexpected end. Stefan Zweig's Marie Antoinette: The Portrait of an Average Woman is a dramatic account of the guillotine's most famous victim, from the time when as a fourteen-year-old she took Versailles by storm, to her frustrations with her aloof husband, her passionate love affair with the Swedish Count von Fersen, and ultimately to the chaos of the French Revolution and the savagery of the Terror. An impassioned narrative, Zweig's biography focuses on the human emotions of the participants and victims of the French Revolution, making it both an engrossingly compelling read and a sweeping and informative history. "Certainly no one can arise unmoved from the reading of this powerful work." -- The New Republic "Excellent biography." -- The New York Times

