Per Luciano Ligabue le canzoni non sono poesie in musica. Sono canzoni,un'altra cosa. A maggior ragione, le poesie non sono canzoni senza musica.Sono - questo sí - un altro modo di raccontare storie ed emozioni. Ouestepoesie segnano un esordio ma, in qualche modo, anche un ritorno al Ligabuedelle origini, il Ligabue dei primi album e dei racconti di Fuori e dentro ilborgo più che del romanzo "La neve se ne frega", il Ligabue che riscopre ilgusto di raccontare persone e personaggi. C'è il padre morente, il figlio checresce, ma anche la strana insegnante di educazione fisica, e l'antipaticoMarzio, c'è "B", che "è tornato, è morto, ma si era sbagliato", c'è la bambinascappata di casa tanto tempo fa. Non solo storie. Una raccolta che alternaanalogie e rimandi a improvvisi "intervalli". Poesie che non hanno una morale-ci mancherebbe - ma che non hanno paura ad affermare che nella vita occorre"accettare meraviglia" ed essere, sempre e comunque, come "un paio di farfalledure a morire". Testi che riconoscono nei maestri della poesia americana delNovecento un punto di riferimento, dai quali Ligabue - come ogni allievo chesi rispetti - si allontana subito. Perché la sua voce, anche nelle poesie, èinconfondibilmente e solo sua.
Nico Orengo Ordine dei libri
Nico Orengo è stato uno scrittore, giornalista e poeta italiano la cui opera ha esplorato spesso i paesaggi evocativi della Liguria e del Piemonte. Con una raffinata sensibilità stilistica e letteraria, ha approfondito temi come la distruzione del paesaggio, catturando lo spirito delle sue ambientazioni in romanzi pubblicati da Einaudi. L'approccio di Orengo è stato sia investigativo che narrativo, offrendo ai lettori una prospettiva unica sui luoghi e sulle loro trasformazioni.






- 2006
- 2004
L' intagliatore dei noccioli di pesca
- 372pagine
- 14 ore di lettura
Pietro Scullino passa il tempo tra le chiacchiere con gli amici al Café de Paris, i libri letti e dimenticati, le complicazioni della famiglia, gli amori e i tradimenti, ancora più gustosi e impegnativi in una piccola città. Scullino è un critico letterario, ma fra tante complicazioni ultimamente fatica a star dietro a tutto. Saranno i tempi che cambiano, che diventano più frenetici anche nella sua Liguria? O sarà forse lui, pensionato in anticipo, che invecchia?Ma mentre i grandi della politica fanno guerre preventive e gli emuli locali lottizzano la Riviera; mentre i matti del villaggio costruiscono l'atomica e gli artisti d'avanguardia creano ingorghi autostradali; mentre i comici scrivono thriller e i critici perdono il sonno a leggerli; mentre tutte le coppie sembrano essere scoppiate e le fughe e i tradimenti sono all'ordine del giorno, Scullino decide che non può lasciarsi andare e si rituffa nei libri, nel cibo, nelle donne con la solita voracità: la vita può ancora riservargli molte sorprese.
- 1998
Einaudi Tascabili Stile Libero: Morte malinconica del bambino ostrica e altre storie
- 140pagine
- 5 ore di lettura
In questo libro Tim Burton, il regista di Ed Wood , Batman , Edward Mani di forbice , The Nightmare Before Christmas e Mars Attacks! , scrive ballate e poesie e le illustra con tratto lieve. Con la stregata malinconia che pervade i suoi film, Burton ricrea la magia degli antichi libri illustrati per ragazzi portandola in uno stralunato mondo di robot, mostri e dolenti assurdità, donando a questi figli del nostro tempo una irrevocabile grazia. Del resto tutta l'opera di Tim Burton è segnata da una cifra inequivocabile di orrore, comicità e insieme malinconia, che apparenta le sue figure di esseri sconfitti, o almeno colpiti da un'assoluta solitudine, alle invenzioni della grande arte e letteratura di tutti i tempi. I bambini protagonisti di questo libro sono poco più che Cose Animate, fragilissimi ma irriducibili nella loro voglia di vita, sempre sul punto di essere distrutti da qualche crudeltà di Adulto.