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Giorgio Scerbanenco

    28 giugno 1911 – 27 ottobre 1969

    Questo autore italiano si è distinto per i suoi romanzi gialli e polizieschi. Le sue opere esplorano spesso gli aspetti più oscuri della natura umana e i dilemmi morali, ambientate frequentemente nel contesto delle città italiane. Con una suspense caratteristica e un acuto intuito per la psicologia dei personaggi, trascina i lettori in intricati casi. Il suo stile distintivo e la sua narrazione magistrale lo rendono una figura significativa nel genere del giallo.

    Giorgio Scerbanenco
    La notte della tigre
    La Sabbia non Ricorda
    Tre casi per l'investigatore Jelling
    I milanesi ammazzano al sabato
    Venere privata
    Traditori di tutti
    • Notte di nebbia a Milano. Una macchina ferma sull'orlo del Naviglio: all'interno un uomo e una donna, anzianotti, hanno mangiato e bevuto troppo, lui specialmente. Una ragazza spinge la macchina piano ... un tonfo, qualche spruzzo, neanche una bollicina. Per Duca Lamberti, ex medico e investigatore a mezzo tempo, tutto comincia una mattina di primavera: sulla porta, un giovanotto, lo manda l'avvocato Sompani... Ma Sompani non è quello annegato due giorni fa nel Naviglio?

      Traditori di tutti
    • Venere privata

      La prima indagine di Duca Lamberti. Romanzo.

      • 256pagine
      • 9 ore di lettura

      Il mondo di Scerbanenco è un mondo completamente nero e immobile. I romanzi di Scerbanenco non conoscono nessuno svolgimento. L'unico svolgimento riguarda il lettore, cui Scerbanenco somministra la realtà dei fatti a piccole dosi, poco per volta. Ma la realtà, l'orribile nera realtà c'è da sempre, è sempre quella e continuerà ad essere quella dopo che il teatrino del bene avrà chiuso il sipario. A chi, cittadino di questo disperatissimo mondo, non abbia propensione al suicidio, non restano che due vie: o la completa distrazione o l'assuefazione. La vita è una droga, o la combatti con altre droghe o l'assumi fino in fondo. (Dalla prefazione di Luca Doninelli). In appendice Io, Vladimir Scerbanenko.

      Venere privata