Più di un milione di libri, a un clic di distanza!
Bookbot

Nina Nikolajevna Berberova

    26 luglio 1901 – 26 settembre 1993

    Nina Berberova è stata una scrittrice russa che ha narrato le vite degli esuli russi a Parigi nei suoi racconti e romanzi. La sua opera cattura il profondo senso di sradicamento e la ricerca di identità di coloro che furono costretti a lasciare la loro patria. Berberova ha rappresentato magistralmente gli intricati destini dei suoi personaggi, intrecciando i loro viaggi personali nel ricco arazzo della vita culturale e sociale europea tra le due guerre. Attraverso la sua commovente prosa, ha offerto ai lettori uno sguardo intimo sulle vite degli emigranti che navigano le complessità di una nuova esistenza.

    Nina Nikolajevna Berberova
    Billancourt Tales
    Roquenval
    Il quaderno nero
    Il lacchè e la puttana
    Universale Economica Feltrinelli - 1118: L'accompagnatrice
    L'accompagnatrice
    • 2000

      Traduzione di Patrizzia Deotto. A cura di Julija Dobrovol'skaja . 8vo pp. 174 Brossura (wrappers) Ottimo (Fine)

      Il quaderno nero
    • 1994

      Una ragazza povera, vestita di stracci con il talento del pianoforte e una cantante bella, elegante che non ha mai conosciuto la miseria. Due vite destinate,almeno in apparenza, a non incrociarsi, fino al giorno in cui la celebre cantante sceglie quella che sarà la sua accompagnatrice, colei che diventerà la sua ombra, seguendola nelle più famose città del mondo

      Universale Economica Feltrinelli - 1118: L'accompagnatrice
    • 1991

      La misura perfetta per Nina Berberova è il racconto lungo, che attraversa un destino e un personaggio con il sibilo di una freccia. Qui si tratta del destino di Tanja, la "puttana", di lei seguiamo le avventure da Pietroburgo al Giappone, alla Cina, a Parigi: donna rapace, sensuale, sordida, disegnata con magistrale economia di tratti e intensità nel dettaglio, figura che merita di occupare un suo posto nella galleria delle grandi abbiette della letteratura russa. E accanto a lei, puntuale controcanto, apparirà il "lacchè", ex ufficiale della cavalleria zarista, finito come cameriere a servire caviale in un ristorante. Lo sfondo è Parigi dei russi bianchi, quinta mobile della disperazione e della degradazione. Lo scioglimento non può essere che sinistro - e, come sempre nella Berberova, cela una punta che si rivela solo nelle ultime righe. Il lacchè e la puttana è apparso per la prima volta, in russo, nel 1937 su «Sovremennye Zapiski».

      Il lacchè e la puttana
    • 1985