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Martin Pollack

    23 maggio 1944

    Questo autore si è immerso negli studi slavi e nella storia dell'Europa orientale, equipaggiandolo per approfondire la letteratura polacca come traduttore. La sua vasta esperienza come giornalista, inclusi ruoli di corrispondente in Europa occidentale e orientale, ha plasmato un'acuta prospettiva globale. Attraverso la sua scrittura, esplora intricate sfumature culturali e storiche, con opere celebrate per la loro profondità e intuizione. Questo punto di vista unico, forgiato dal rigore accademico e dall'esposizione internazionale, offre ai lettori un viaggio letterario arricchente e stimolante.

    Martin Pollack
    Halott a bunkerban
    Kontaminierte Landschaften
    The dead man in the bunker
    Paesaggi contaminati
    Assassino del padre
    Galizia
    • 2017

      "Le vittime del XX secolo non sono solo quelle ricordate dai monumenti commemorativi. Cosa resta delle migliaia di vittime senza nome, quelle sepolte segretamente, siano essi ebrei, rom, anticomunisti o partigiani? Come possiamo ricordarle? Come è possibile vivere in un’Europa dove i paesaggi sono contaminati e avvelenati da innumerevoli massacri messi a tacere: da Rechnitz nel Burgenland a Kočevski rog in Slovenia e Kurapaty vicino a Minsk? In questo splendido libro Martin Pollack ci restituisce una mappa nuova e più veritiera del nostro continente. Nomi e luoghi che svelano segreti inconfessabili e allo stesso tempo contribuiscono alla costruzione di una memoria condivisa. Reportage, narrazione in prima persona, libro di viaggio e ancora saggio e riflessione sull’Europa del Novecento, sulla memoria, il paesaggio, la distruzione e la rinascita."

      Paesaggi contaminati
    • 2017

      Libro di viaggio, trattato, omaggio poetico e filosofico, reportage, saggio e cronaca, resoconto di un mondo scomparso, gioco letterario, romanzo documentario, portolano per una terra senza mari, non c’è una sola definizione che possa calzare pienamente per questo libro straordinario che tutte le riunisce e tutte le rende inadeguate e insufficienti. Con Galizia di Martin Pollack ci si immerge senza mediazioni in un mondo intero: quello dell’Europa di mezzo, quello della carne e la terra che la componeva, quello dell’immaginario che ne è scaturito. In queste pagine tutto si moltiplica quasi all’infinito assumendo però una chiara identità. Popoli, lingue e minoranze, città che hanno svariati nomi e vite a seconda dell’etnia e della lingua che le nomina, spazi ampi e smisurati, senso del confine e del confino pari a quello delle grandi terre dell’esilio… In questo cuore del nostro continente, ormai dimenticato persino nel nome, sta gran parte del Novecento e di quello che oggi siamo.

      Galizia
    • 2009

      Le fotografie di Philipp Halsmann sono oggi esposte in tutte le più grandi gallerie del mondo. L'autore dei ritratti di Albert Einstein, Salvador Dalí, Marc Chagall, John F. Kennedy, Marylin Monroe e Alfred Hitchcock, artefice di oltre cento copertine per il magazine "Life", nel 1958 fu considerato dal "Popular Photography" come uno dei dieci migliori fotografi del mondo. Ma non sempre il destino fu dalla parte di Halsmann. Sulla sua esistenza pesò come un macigno la tragica morte del padre. Il 10 settembre del 1928, Morduch Max Halsmann, dentista quarantottenne ebreo di Riga, morì durante un'escursione nello Zillertal (Tirolo). L'allora ventiduenne Philipp sostenne che era stato un incidente, ma poiché era l'unico testimone della morte del padre, lo stesso giorno fu accusato di omicidio. Durante il processo, che prese subito una colorazione antisemita, intervennero in sua difesa, tra gli altri, Sigmund Freud, Albert Einstein, Jakob Wassermann, Erich Fromm e Thomas Mann.

      Assassino del padre